Vinoforum, ancora consensi per Tenute Rubino

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Roma è sempre più una città strategica per il vino di qualità italiano: lo è per il numero di produttori che presidiano quel mercato, e lo è, anche, per il livello dei consumi di vino di fascia medio alta che, anno dopo anno, crescono e fanno di Roma una delle capitali europee dove si beve meglio e dove l’offerta è più ampia e diversificata, per territori di produzione e, ovviamente, per prezzi. In questa cornice di tendenza, il Vinòforum di Roma è diventato l’appuntamento più in vista ed atteso dalle aziende nella capitale: in attivo può vantare migliaia di operatori presenti, un pubblico selezionato di appassionati wine-lover alla ricerca di nuovi prodotti e di nuove emozioni ed un discreto numero di giornalisti ed opinion leader che, sempre più numerosi, frequentano i numerosi stand allestiti nei giardini adiacenti Ponte Milvio, sul lungotevere vicino alla Farnesina. Giunta alla sua sesta edizione, Vinòforum 2009 è stato, almeno per Tenute Rubino, una grande conferma di stima e di affetto per l’azienda del vino di qualità del Salento che, in meno di dieci anni dalla prima vendemmia, è riuscita a conquistarsi un posto di primo piano nel panorama enologico dell’Italia centro-meridionale. In tanti, ristoratori, enotecari, sommellier e giornalisti, hanno potuto degustate i vini selezionati e presentati da Tenute Rubino presso lo stand di Energya Wines, la società di distribuzione che rappresenta Tenute Rubino nella capitale.

Per comprendere il successo di Tenute Rubino basterebbe solo citare il grande afflusso nello stand di Energya Wines. Oltre 8000 visite registrate durante tutto l’arco della kermesse, lo stand è stato uno dei più visitati di tutto l’appuntamento capitolino che ha registrato un significativo più 35% di visite i rispetto a quelle avute nell’edizione del 2008 con un totale di oltre 40.000 presenze. “C’è sempre più interesse verso le produzioni di qualità del Sud ed il Salento è uno dei territori privilegiati da questa nuova tendenza – spiega Alessandro Manzetti, direttore vendite di Energya Wines – ; i vini di Tenute Rubino hanno un appeal relazionale significativo che li distingue da tutti gli altri e questo patrimonio di identità varietale e di territorio è ben leggibile dentro il bicchiere, sin dal primo assaggio. Questa filosofia produttiva imperniata sulla valorizzazione degli autoctoni è vincente, lo dimostra il fenomeno Negroamaro, il vitigno principe del Salento, sempre più richiesto ed apprezzato che, con il siciliano Nero d’Avola, condivide la vetta nelle preferenze soprattutto tra le nuove generazioni. Bene anche l’accoglienza del pubblico e dei ristoratori verso le altre varietà che completano la gamma dei vini aziendali: Primitivo, Susumaniello e Malvasia Bianca”.

Tutto questo testimonia che la tendenza dei grandi vini di qualità oggi è quella che conduce direttamente alla valorizzazioni delle produzioni autoctone. Quindi è più che mai corretta la scelta di Tenute Rubino che ha deciso di puntare sul territorio, scelta che ha nel Salento quel valore aggiunto in grado di posizionare definitivamente la Puglia come regione enologica d’eccellenza. “Il parere positivo dei visitatori, che hanno ben accolto le nostre produzioni, ci da un’ulteriore spinta a proseguire su questa strada – spiega Luigi Rubino – perché chi frequenta quest’appuntamento ha un’elevata preparazione e conoscenza di tutto quanto ruota attorno al mondo del vino”.

L ’asse portante del progetto di Tenute Runino è chiaro e ben delineato: realizzare un’iniziativa produttiva che possa davvero rappresentare quell’elemento di avanguardia e di novità che merita il Salento del vino di qualità, puntando tutto sulla riscoperta delle varietà autoctone di tradizione della Puglia e su uno stile enologico particolarmente avanzato nella definizione del concetto di eccellenza, ovvero come spiega bene Luigi Rubino, “proporsi sul mercato con vini che esprimano la propria anima senza tradirla, rispettando il territorio da cui prendono vita, forza e longevità.

Tenute Rubino ha inoltre, catalizzato l’attenzione sulle sue produzioni autoctone soprattutto nelle quattro giornate d’esclusiva dedicate all’azienda con delle degustazione particolari che si sono svolte l’11 e il 12 e il 14 e il 16 giugno. Le degustazioni non sono state dei semplici momenti d’assaggio, ma dei veri è propri focus informativi che hanno messo in luce tutte le fasi evolutive delle varietà autoctone (autentiche stelle che brillano nel cielo dell’enologia italiana) che dai vigneti conducono alle cantine d’affinamento.

Per maggiori informazioni su Tenute Rubino: www.tenuterubino.com.

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