Guido Cocci Grifoni: Il cavaliere che fece l’impresa

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Guido Cocci Grifoni, fondatore della Tenuta Cocci Grifoni, è un uomo schivo e di poche parole. Il suo talento si è sempre espresso, dal 1970 quando ha fondato l’azienda vitivinicola che ne porta il nome, nell’amore per la vitivinicoltura e per il territorio: fin dai primi anni ’80, andando controcorrente rispetto alle tendenze del mercato che preferiva investire in una produzione più quantitativa che qualitativa e prediligeva i vitigni internazionali piuttosto che gli autoctoni, ha saputo credere nelle potenzialità del vino da vitigno Pecorino, un autoctono marchigiano che rischiava di andare perduto. Un successo segnato dal riconoscimento della DOC, ottenuto nel 2001.

Una storia di passione, coraggio e tenacia che nel 2008 è valsa a Guido Cocci Grifoni la nomina di Cavaliere del Lavoro da parte del Presidente della Repubblica per aver dedicato la sua vita e la sua impresa alla valorizzazione della vitivinicoltura nazionale e di quella picena in particolare. A questa storia è stato dedicato il libro “La riscoperta del Pecorino, storia di un vitigno e di un vino”, presentato il 3 luglio scorso presso l’Università Politecnica delle Marche. Il testo, corredato da splendide foto d’autore che portano la firma di Giò Martorana, si propone di indagare, attraverso un ampio progetto di ricerca multidisciplinare, lo stato dell’arte del vino dal vitigno autoctono Pecorino dal punto di vista storico, tecnico-enologico e di marketing, grazie alla collaborazione delle facoltà di Storia, Economia e Agraria.

La presentazione, che ha visto gli interventi dei Prof. Marco Moroni, Natale Giuseppe Frega e Gian Luca Gregori, ha soprattutto messo in luce come sia necessario, in una regione come quella delle Marche, dare rilevanza a quelli che sono i tre valori su cui punta anche la visione programmatica dell’Università Politecnica: talenti, tecnologie e territori. Tre valori fondamentali senza i quali l’opera della Tenuta Cocci Grifoni non sarebbe stata possibile. In particolare, la relazione conclusiva del Prof. Gregori ha evidenziato come per il futuro sia necessario curare la comunicazione del territorio dal punto di vista vitivinicolo, limitando l’eccessiva frammentazione del mercato e migliorando la pressione sugli interlocutori, soluzione che un singolo produttore non è in grado di attuare. In particolare viene sottolineata la possibilità di istituire un laboratorio tecnico-enologico permanente per affrontare con un approccio collettivo le problematiche aziendali.

“La presentazione di questo libro è per noi fonte di grande soddisfazione: l’ottimo lavoro realizzato dall’Università Politecnica delle Marche permette di dare voce all’opera di Guido Cocci Grifoni” ha commentato Marilena Cocci Grifoni, responsabile commerciale dell’azienda per il mercato estero “E inoltre illustra non soltanto le origini storiche ma il profilo tecnico enologico di questo vino straordinario ma anche come attualmente si posiziona sul mercato, in modo da fornire non soltanto una memoria storica, ma anche e soprattutto una fotografia contemporanea di ciò che rappresenta ora il vino da vitigno Pecorino con le sue caratteristiche eccezionali, le sue potenzialità ancora in parte da far fruttare, il suo legame con il territorio piceno, da tutelare e valorizzare, sia in Italia sia all’estero”.

Tenuta Cocci Grifoni
Contrada Messieri, 12 – San Savino di Ripatransone (AP)
tel. 0039 0735 90143 – fax 0039 0735 90123
info@tenutacoccigrifoni.it – www.tenutacoccigrifoni.it

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