Guido Cocci Grifoni Cavaliere della Repubblica.

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Guido Cocci Grifoni, fondatore dell’azienda vitivinicola omonima, è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica lo scorso 16 gennaio. Il riconoscimento mette in luce quella che da sempre è una vita dedicata all’amore per il vino e per la terra dove nasce, che ha fatto di Guido Cocci Grifoni uno dei pionieri delle tipicità enologiche del Piceno e uno dei più assidui difensori dei vitigni autoctoni quali Pecorino e Passerina.

Una vita spesa per l’amore del vino e del territorio dove nasce: è questa, in sintesi, la storia di Guido Cocci Grifoni, uno dei pionieri delle tipicità enologiche picene, fondatore dell’azienda vitivinicola omonima nata alla fine degli anni ’60 a Ripatransone in provincia di Ascoli Piceno.

È per questo che, il 16 gennaio scorso, a Guido Cocci Grifoni è stata attribuita l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, titolo assegnato dal Presidente della Repubblica per “benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”.

Il nome di Guido Cocci Grifoni, infatti, si lega indissolubilmente alla riscoperta e alla valorizzazione di vitigni autoctoni quali Passerina e Pecorino. Quest’ultimo è un vitigno che era stato abbandonato a causa della sua ridotta produttività e dello scarso interesse viticolo.

La scelta coraggiosa si è rivelata però una decisione di successo: fin dalle prime produzioni, il Pecorino ha dato risultati ottimi, rivelandosi un’autentica eccezione vitivinicola. Infatti, pur essendo un vitigno a bacca gialla, è caratterizzato da parametri “esagerati” che gli hanno valso l’appellativo di “rosso vestito di bianco”, proprio per la peculiarità di possedere caratteristiche che solitamente appartengono a vini rossi.

Questo vino si presenta con un altissimo tenore in zuccheri, che si esprime in un alcol potenziale sempre sopra i 13,5°, un contenuto di acidi superiore a 8g/l, un valore di pH intorno a 3 e un estratto secco netto superiore a 24 g/l. Un vino longevo, potente perché ricco di energia, piacevolmente sapido perché ricco di sali minerali, ceneri e acidi.

Ma l’attività di Guido Cocci Grifoni è continuata nella difesa di questo vitigno autoctono che, grazie a questo impegno, ha ottenuto la DOC nel 2001. L’attribuzione del cavalierato, che culminerà il 2 giugno prossimo a Roma con la cerimonia ufficiale della consegna dell’onorificenza da parte del Presidente della Repubblica, è un importante riconoscimento, l’ultimo di una lunga serie, che evidenzia come la figura di Guido Cocci Grifoni, grazie alla sua passione per la viticoltura abbia saputo essere d’esempio per la viticoltura picena in particolare e per quella italiana in generale.

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