Comprare Like e Followers online, il doping nell’era dei social network

8
138

Facebook, Twitter, o anche Linkedin, e recentemente anche Pinterest. Questi sono solo alcuni dei social network più famosi presenti sulla rete. Che il fenomeno dei social network non sia più solo un semplice fenomeno lo hanno capito tutti. I social Network sono diventati parte integrante della nostra quotidianità, e tantissimi li usano per restare in contatto con amici e conoscenti o anche per costruire rapporti professionali e di lavoro, le aziende per esempio, e quindi anche le cantine, per promuovere il loro marchio e via discorrendo. Io personalmente non sono un amante dei social network e non a caso devo ammettere. Sono utili solo se si utilizzano correttamente e senza esagerare, in caso contrario sono del tutto inutili. Social network come Facebook e Twitter sono molto utili per fare branding, ma anche e soprattutto per far crescere la propria reputazione online e per migliorare il posizionamento del proprio sito web nei motori di ricerca. Tuttavia voglio sfatare subito un mito. Essere presenti sui social network non vuol dire dover avere sicuramente successo, e non mi stancherò mai di dirlo. Spesso si sente parlare di questa o di quella azienda che ha avuto successo grazie ai social network, ma non si sente parlare mai delle tantissime aziende che quello stesso successo non lo hanno avuto. In poche parole si parla sono dei pochi casi di successo e mai dei tantissimi e anche troppi casi di insuccesso. Quindi attenzione a riporre tutte le uova nello stesso paniere.

Social network

Come detto in precedenza utilizzare i social network è utile per migliorare la reputazione online e per migliorare il posizionamento del proprio sito web nei motori di ricerca. Affinché tutto ciò sia possibile è necessario però che cresca il numero dei fans della nostra pagina Facebook, o dei followers del nostro account Twitter. Ma come? Esistono fondamentalmente due diverse vie che possiamo seguire. La prima quella naturale, quella che preferisce il sottoscritto per inteso, che consiste nello dedicare almeno 2/3 ore al giorno (si avete letto benissimo) alla rete, inserendo il maggior numero di contenuti di qualità un po’ ovunque, su Facebook, Twitter, e altri social network, ma anche facendo un po’ di article marketing, interagendo con le persone sui vari blog di settore, migliorando il proprio sito web, e facendo anche pubblicità online. Insomma facendo le cose per bene. La seconda via invece è quella del doping, e cioè comprare i Like e i Followers su Internet. E che ci crediate oppure no, sono tantissimi quelli che la seguono questa seconda via, perché richiede un investimento in tempo e denaro infinitamente inferiore. Credetemi sono tantissime le aziende che fanno ricorso a questi stratagemmi, ma ci sono anche politici e personaggi dello spettacolo che il piccolo aiutino non lo rifiutano mai. E poi diciamoci la verità, è più figo avere una pagina Facebook con 20/30.000 mila fans che una con un centinaio di fans fatta solo di parenti e amici intimi.

Comprare fans Facebook

Internet è un continuo fiorire di siti e sitarelli che vendono pacchetti di like e followers a poche decine di euro. Basta cercare su Google con la parola chiave “comprare fans facebook” per esempio che se ne trovano a vagonate di questi siti. Ora qualcuno magari si chiederà, ma sono tutti veri questi fans che ti portano? La risposta è Nì, ovvero ne no e neppure sì. Li dentro c’è un po’ di tutto. In genere la società che vende questi pacchetti di like per esempio crea un falso profilo Facebook con una foto di una ragazza attraente in cui inserisce anche periodicamente dei contenuti, poi inizia a inoltrare richieste di amicizia. L’utente di Facebook riceve la richiesta e cede alla richiesta della bella fanciulla, ed infine accetta. In pratica si sfrutta la “sensibilità” maschile verso il sesso debole (ma la donna è ancora il sesso debole al giorno d’oggi?) e poi si promette magari la visualizzazione di un video in cambio di un semplice ‘mi piace’. Quando poi si clicca sul “mi piace” si diventa fan della pagina desiderata dalla società, la tua!!! Questo è solo una dei tanti stratagemmi, immaginate un po’ voi quanti “mi piace” hanno raccolto pubblicizzando magari un link con il video hard di Belen Rodriguez?

Bene, morale della favola? Se qualche web agency più o meno nota vi propone un servizio di social marketing per migliorare la vostra reputazione online in particolare su Facebook e Twitter promettendovi like e followers a gogo, informatevi bene come hanno intenzione di raggiungere il risultato promesso. Non sto dicendo infatti che sia sbagliato far ricorso a questi espedienti, ma semplicemente di non esagerare. Dopo tutto meglio 1.000 fans o followers veri che 10.000 praticamente falsi.

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale e rimani aggiornato sulle novità del panorama vitivinicolo italiano. Prova, ti puoi cancellare quando vuoi!!!

8 Commenti

  1. Credo che i Social siano uno strumento straordinario per avere un rapporto con i propri estimatori, ma allo stesso tempo questo post ha centrato il nucleo del problema.
    Se un’azienda decide di aprirsi ai social lo deve fare con coscenza e sapendo che bisogna averne cura, è inutile aprire una pagina comprarsi fan e poi lasciarla li abbandonata…

  2. Dici benissimo AmaroneV, è completamente inutile avere un fanpage su Facebook è metterci quattro stupidaggini una volta ogni tanto. Nella vita se si vogliono raggiungere risultati bisogna impegnarsi seriamente, e impegnarsi significa investire tempo e denaro. La sola presenza sui social network non aiuta.

    P.S. Segnalo a tutti i lettori la cantina italiana con la più bella presenza su Facebook… and the winner is… Planeta!!!

  3. Noi siamo veramente d’accordo, infatti per curare la nostra presenza su Social ci mettiamo davvero tanto impegno, ma alla fine la soddisfazione è avere feedback da tutto il mondo anche da piccoli paesi sconosciuti da diverse parti del mondo

    • @Amarone Tommasi, infatti quello che conta alla fine sono i feedback delle persone, soprattutto dei comuni consumatori di vino. Dal mio personalissimo punto di vista do molta più importanza ai feedback, tipo la condivisione di una foto di una serata in cui si è bevuto magari una Amarone Tommasi, che ai semplici like. Ma devo comunque ammettere che una pagina facebook con tantissimi like fa la sua bellissima figura.

  4. È esattamente ciò che ci si chiede ogni giorno. In particolar modo chi questo lavoro lo fa direttamente, per l’azienda in cui lavora: “meglio pochi ma buoni”, diceva un adagio cinese!
    Certo è, d’altro canto, che una pagina con decine di migliaia di like, acquisisce un’altra valenza se confrontata con una, potenziale concorrente nello stesso mercato d’azione, che ne ha poche centinaia.
    Io, anzi noi, seguendo una politica di trasparenza ed interazione coi propri utenti/clienti/fan, non ci preoccupiamo di acquistare alcuna banca dati, speriamo che con i nostri contenuti il nostro pubblico di riferimento aumenti sempre più.
    E, sino ad ora, i trend non ci hanno mai sbugiardato :)
    Ah dimenticato, questa è la nostra pagina https://www.facebook.com/stampatello.srl
    Comunque stanno andando bene, io credo, proprio grazie alla politica del “content is the king”.

  5. Ciao Valerio, infatti dal punto di vista “qualitativo” è consigliabile far crescere i like in maniera naturale senza acquistarli da terze parti. Tuttavia una pagina Facebook aziendale con solo poche centinaia o anche qualche migliaio di fan è davvero deprimente, e anche in presenza di contenuti di qualità non porta vantaggi all’azienda, parlo di vantaggi economici, tipo fatturato. Certo con Facebook riescono magari a fare un tantino di comunicazione ma niente altro.

  6. Complimenti, ottimo post ! Da circa 6 mesi gestisco il mio blog di recensioni e non solo a cui ho affiancato una pagina fb di supporto, ho fatto una fatica a cercare follower al blog e fan alla pagina che avevo pensato di valutare un acquisto ….dopo avere letto il tuo post penso che continuerò con il metodo più faticoso ! Ciao e grazie per la chiarezza del tema affrontato.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here