Perché investire in marketing online?

3
20

Questa è una delle domande che mi sento rivolgere spessissimo. Perché una cantina, piccola, media, o grande che sia, debba prendere in considerazione di spendere gran parte del budget che ha a disposizione per il marketing online? Di motivazioni ne avrei a bizzeffe, ma visto il poco tempo che ho a disposizione ve ne darò solo alcune. Francamente ormai, nell’anno del Signore 2011, il perché dovrebbe essere chiaro a tutti. Anche alle tante cantine italiane che ancora oggi si muovono sul mercato globale con le fette di salame sugli occhi. Tuttavia voglio provarci ancora una volta, ma temo purtroppo che non sarà neppure l’ultima volta. Comunque sia, eccone ben 4 di motivazioni:

Motivazione numero uno: Tutti cercano informazioni online

Rivenditori, importatori, distributori, agenti di commercio, sommeliers, giornalisti di settore, gli stessi consumatori di vino sono alla costante ricerca di informazioni su Internet. Ogni giorno infatti, migliaia e migliaia di persone in Italia cercano informazioni sulle cantine e i loro prodotti. Per esempio la semplice parola chiave “cantine” viene cercata circa 100.000 volte al mese, la parola chiave “cantine sociali” circa 18.000 volte al mese, e la parola chiave “aziende vinicole” ben 5.400 volte. Ma queste sono solo tre semplici query di ricerca base. Se sommassimo tutti i dati relativi alle tante ricerche contenenti anche altre parole, o termini più specifici, allora si che supereremmo, e di tanto, il milione di query. Il vostro sito web allora per forza di cose deve essere ben fatto, e ricco di informazioni veramente utili a tutti. Inoltre deve necessariamente comparire nella prima pagina dei motori di ricerca. In conclusione la cantina deve investire denaro in un ottimo sito web, e in SEO per il posizionamento nei motori di ricerca.

Motivazione numero due: Internet è il media più potente

Sono ormai 20 anni che Internet esiste. Perché continuare ad ignorarlo? Internet fa ormai parte della nostra vita quotidiana, e con il passare degli anni lo sarà ancora di più. La carta stampata, incluse le riviste di settore, sono destinate a sparire a breve, già oggi valgono meno di una piccolissima frazione di Internet, e anche gli altri media saranno ben presto in agonia. Circa il 65% della popolazione italiana utilizza Internet. Quindi se escludiamo tutta la fascia della popolazione più anziana del nostro bel paese, e ovviamente i produttori di vino con le fette di salame sugli occhi, allora in questo caso possiamo benissimo affermare che tutti sono in rete. Perché allora continuate a fare pubblicità sulla carta stampata, se nessuno più la legge? Fare pubblicità è fondamentale per il brand e per la brand awareness. Tutte le cantine dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di investire denaro in campagne pubblicitarie online, indipendentemente dalla tipologia. Strategie di comunicazione datate come la pubblicità offline infatti, possono avere effetti negativi sull’immagine della cantina stessa.

Motivazione numero tre: I consumatori di vino sono social

Ai consumatori di vino, non solo quelli evoluti, piace informarsi prima di fare un acquisto. E lo fanno visitando i blogs, i forum, i social networks, e i portali di settore alla costante ricerca di opinioni e recensioni, possibilmente non di noti wine writers al soldo delle tante cantine poco capaci. Per il consumatore medio l’opinione di un altro consumatore è molto più importante di quella di un professionista. Alcune recenti ricerche hanno dimostrato come il comportamento dei consumatori online si avvicini sempre più a quello offline nella vita di tutti i giorni. Prima di prendere una decisione di acquisto qualunque persona si informa presso la propria rete di amici, conoscenti, parenti, e persone di fiducia. E’ un buon vino? Quanto costa? La cantina è affidabile? Solo aprendo e/o seguendo una conversazione sarà in grado di dare una risposta a queste e a tante altre domande. Ecco allora un altro valido motivo per investire online. Le cantine dovrebbero investire parte del loro tempo ad essere più social, esattamente come tutti i consumatori.

Motivazione numero quattro: E’ il momento giusto per dare un calcio nel culo alla concorrenza

Sono ancora tantissime le cantine che non investono sul marketing online. Inoltre, a causa della crisi economica, quasi tutte le cantine hanno ridotto, o nel peggiore dei casi annullato il budget destinato al marketing e alla comunicazione in generale. In un periodo di crisi come quello attuale questa è in assoluta la decisione strategica più sbagliata. Non mi credete? Controllate il vostro fatturato se siete tra quelli che hanno scelta di non investire in marketing. E noterete che i vostri fatturati sono calati. Accetto scommesse a riguardo. Questo è il momento giusto per le cantine economicamente sane, e con un management responsabile per investire in marketing online, e issare così un muro invalicabile per la concorrenza. L’investimento in marketing online, se pianificato con cura, è un vantaggio competitivo per la cantina nel medio e lungo periodo, dato che la crisi economica che stiamo vivendo non passerà ancora per anni. Spero di sbagliarmi a riguardo.

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale e rimani aggiornato sulle novità del panorama vitivinicolo italiano. Prova, ti puoi cancellare quando vuoi!!!

3 Commenti

    • No, proprio rancore no, ma delusione e rassegnazione parecchia, ma peggio per loro :) Quando ero ragazzino mio padre mi diceva sempre di fare le cose per bene. Mi diceva se devi fare una cosa falla subito bene, perché il tempo che ci metterai a farla alla fine sarà identico, e il risultato migliore. Ed è la pura verità. Fare le cose bene non garantisce il successo, ma almeno si è con il cuore in pace, e si ha la coscienza a posto. Guarda invece cosa è, e cosa è diventata l’Italia, bene il panorama vitivinicolo italiano è esattamente lo specchio del nostro paese. Si vive alla giornata, cercando di essere più furbo degli altri, cercando le scorciatoie, e non rispettando nessuno se non il proprio ego. Non la vedo molto rosea la cosa per l’Italia, e io per non sapere ne leggere e ne scrivere mi sono trasferito all’estero :) da anni.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here