Venduta Cerbaiona, storico marchio del Brunello di Montalcino

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Brunello di Montalcino Cerbaiona

Diego e Nora Molinari, da 38 anni proprietari dell’azienda Cerbaiona di Montalcino, hanno individuato i loro successori. Dopo aver fatto di Cerbaiona un’etichetta d’eccellenza internazionale, ora passano il testimone a Gary Rieschel: americano, ma da sempre  frequentatore dei Molinari e di questo terroir privilegiato. Non è la prima volta che Rieschel investe a Montalcino contagiando altri investitori, tutti affascinati dallo storico marchio Brunello di Montalcino.

E’ un momento d’oro per Cerbaiona, fresca di nomina a “Vino dell’anno” da parte di Daniele Cernilli (Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2016). Il premio va ad aggiungersi ai 100 punti assegnati dal numero uno della critica internazionale dei vini italiani, Antonio Galloni, che ha dichiarato, “Cerbaiona è fra i tre migliori Brunelli che abbia mai assaggiato”. Una perla dell’enologia italiana che Sotheby’s propone ai suoi collezionisti. Rieschel punta sulla continuità di questo esclusivo vigneto Cru. Ha infatti un chiaro obiettivo: tutelare l’impronta montalcinese. Saranno così coinvolti nel progetto soci e forze locali.

“Da anni, Cerbaiona rappresenta per me e mia moglie un qualcosa di speciale. Siamo stati con Diego e Nora durante ogni nostro viaggio in Toscana. Ora ci auguriamo  di proseguire con questa filosofia dell’ospitalità, cortesia, e vino spettacolare, ovvero quanto si aspetta chi visita Cerbaiona. Che richiede rispetto non solo per quello che è stata, ma anche per ciò che sarà”, dichiara Rieschel, fondatore di diverse società di venture capital, per anni nella Midas List di Forbes, ora al timone della Qiming Venture Partners di Shanghai.

Gary Rieschel – Biografia & Intervista

Nato e cresciuto a Portland, Usa, Gary Rieschel (laureato al Reed College e MBA a Harvard) ha lavorato nel mondo del venture capital e dell’high-tech. Una carriera che lo ha portato – con la moglie Yucca – in Giappone, Silicon Valley, e negli ultimi 11 anni a Shanghai dove è al timone della Qiming Venture Partners. Gary è appassionato di vini da oltre 38 anni. Curiosa coincidenza: iniziava a collezionare vini proprio nel 1977, l’anno in cui Diego e Nora Molinari acquistavano Cerbaiona. I Rieschels sono noti per l’attività filantropica a Napa Valley, e per come concepiscono il vino: un modo di gioire della vita e delle persone.

Cosa rappresenta, per Lei, Cerbaiona?
“Cerbaiona è uno scrigno di bei ricordi, luogo cui associo momenti di gioia e divertimento. Questo si deve alla qualità delle persone, del territorio e ovviamente del vino. E’ uno dei migliori vini rossi non solo d’Italia, anche del mondo. E’ il vino giusto nel posto giusto”.

Quando ha scoperto Cerbaiona?
“Ho incontrato i Molinari circa dieci anni fa, dopo aver già investito in Castiglion del Bosco. L’occasione fu proprio una delle visite a Castiglion del Bosco”.

Lei è Americano. Perché investire a Montalcino e non a Napa Valley o comunque negli Usa?
“Amiamo l’Italia e tutto ciò che è Toscana. Montalcino, poi, conserva lo charme della Toscana classica ed è uno dei più grandi terroir al mondo. Se pensiamo
alla produzione del Brunello, è una regione relativamente giovane, però è in costante sviluppo, prevedo un crescendo sia come destinazione sia per la qualità dei vini. Proprio come accade in Borgogna, Montalcino offre una delle più intriganti opportunità di una magica e piccola produzione di gran Cru”.

Guida un gruppo di investitori. Ci può dare qualche dettaglio in più?
“Abbiamo composto un gruppo di persone da tutto il mondo e con un comune denominatore. Si tratta di gente amabile, cari amici con una passione genuina
per il “meglio” che ci si possa aspettare dal vino e dalla vita”.

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