15 siti web di cantine da utilizzare come modelli

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Siti web e cantine la mia passione! Come di consueto, una volta l’anno, visito tutti i siti web delle cantine presenti nel database online del mio portale www.bereilvino.it. Lo faccio principalmente per mantenere pulito il database. Può sembrare strano ma nell’arco di un anno possono accadere tantissime cose nel panorama vitivinicolo italiano, per esempio, quest’anno sono sparite oltre 100 cantine dal web. Volatilizzate!! E’ un vero lavoraccio quello che faccio, perché richiede ben quattro interi giorni per poterli visitare tutti, ne ho oltre 4.000 nel database. Ma lo faccio volentieri perché mi permette di farmi anche un’idea completa di come si evolve la loro presenza online.

Quello che ho subito notato è che tante cantine stanno aggiornando i loro siti web, e stanno adottando, giustamente, una piattaforma di CMS open source come WordPress, in assoluto la migliore. Inoltre quasi tutti i nuovi siti web hanno un design di tipo responsive, quindi adatto ad essere visualizzato su qualsiasi tipo di dispositivo mobile, tipo telefonini e tablet, con schermi di qualsiasi dimensione. Un altro aspetto positivo dell’evoluzione dei siti web delle cantine italiane è la presenza sempre maggiore di una sezione del sito dedicato all’e-commerce. E questo ultimo aspetto ci dice quanto importante sta diventando la vendita del vino online per le cantine. Anche se poi nessuna cantina sembra abbia capito veramente come si fa la vendita online. Infatti avere una sezione e-commerce nel proprio sito non vuol dire automaticamente vendere, perché bisognerebbe anche investire in SEO, SEM, pubblicità online, etc. etc. tutte cose che servono per portare traffico sul proprio sito web, ma che le cantine regolarmente non fanno.

Nell’evoluzione dei siti web delle cantine italiane ci sono altri aspetti che saltano subito all’occhio, ma questa volta solo in negativo. I siti web si presentano ai visitatori con pochi contenuti, fotografie più belle, ma veramente pochi contenuti. Anche la parte SEO, che serve per posizionare bene le pagine del sito nei motori di ricerca in corrispondenza di parole chiavi ben precise, manca quasi sempre. Spesso neppure le basi della SEO vengono adottate correttamente. Un altro aspetto negativo comune a tantissimi nuovi siti web è legato alla pesantezza delle pagine web, che ne rallentano i tempi di caricamento.

Di seguito ho elencato ben 15 siti web di cantine italiane per mostrarvi quali siano le tendenze del momento. I 15 siti web chiaramente non rappresentano il meglio in assoluto attualmente online, ma sono decisamente superiori, sotto certi aspetti, al 70% dei siti web presenti nel mio database. Sotto ad ogni sito web troverete anche una breve descrizione di cosa mi è piaciuto del sito, e di cosa non mi è piaciuto. Al termine della lista troverete inoltre una serie di suggerimenti che vi aiuteranno a capire meglio di come deve essere fatto un sito web per avere successo. Suggerimenti sicuramente utili se siete in procinto di far realizzare un nuovo sito web per la vostra cantina.

Santa Maria La Nave – www.santamarialanave.com

Santa Maria La Nave

Cosa mi piace del sito web: Il design responsive, le belle fotografie, l’utilizzo di una piattaforma di CMS come WordPress, la ricchezza dei contenuti supportata dal blog aziendale ancora in fase “embrionale”, e l’ottimizzazione di base dei contenuti. Cosa non mi piace del sito web: L’assenza di una sezione di e-commerce.

Cuvage – www.cuvage.com

Cuvage

Cosa mi piace del sito web: Il design minimalista e responsive, e le belle fotografie. Cosa non mi piace del sito web: I pochi contenuti, l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) quasi assente, l’utilizzo di una piattaforma di CMS personalizzata, e la presenza di contenuti duplicati sul dominio www.cuvage.it.

Decugnano dei Barbi – www.decugnanodeibarbi.com

Decugnano dei Barbi

Cosa mi piace del sito web: Il design minimalista e responsive, le poche ma belle fotografie, l’utilizzo di una piattaforma di CMS come WordPress, e la presenza dell’e-commerce. Cosa non mi piace del sito web: I pochi contenuti, veramente troppo pochi, l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) quasi assente.

Schola Sarmenti – www.scholasarmenti.it

Schola Sarmenti

Cosa mi piace del sito web: Il design responsive, le belle fotografie, e l’utilizzo di una piattaforma di CMS come WordPress. Cosa non mi piace del sito web: I pochi contenuti, veramente troppo pochi, l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) quasi assente, e la pesantezza delle pagine, specialmente la homepage, che incide sui tempi di caricamento.

Villa Merighi – www.villamerighi.it

Villa Merighi

Cosa mi piace del sito web: Il design minimalista e responsive. Cosa non mi piace del sito web: I pochi contenuti, veramente troppo pochi, l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) assente, la mancanza di una vera piattaforma di CMS professionale.

Il Feuduccio – www.ilfeuduccio.it

Il Feuduccio

Cosa mi piace del sito web: Il design responsive, le belle fotografie, l’utilizzo di una piattaforma di CMS come WordPress, e la presenza dell’e-commerce. Cosa non mi piace del sito web: I pochi contenuti, l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) assente, la pesantezza delle pagine, specialmente la homepage, e il fatto che la sezione e-commerce sia stata messa in un sottodominio.

Le Rive – www.lerive.it

Le Rive

Cosa mi piace del sito web: Il design responsive, l’utilizzo di una piattaforma di CMS come WordPress. Cosa non mi piace del sito web: I pochi contenuti, il colore verde che richiama le etichette, l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) quasi assente, e la pesantezza generale delle pagine che ne aumentano i tempi di caricamento.

 

Orestiadi – www.orestiadisrl.it

Orestiadi

Cosa mi piace del sito web: Le belle fotografie, che mi ricordano la mia terra, e l’utilizzo di una piattaforma di CMS come WordPress. Cosa non mi piace del sito web: I troppo pochi contenuti, l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) assente, e il fatto che il design non sia minimamente responsive.

Paolo Conterno – www.paoloconterno.com

Paolo Conterno

Cosa mi piace del sito web: L’utilizzo di una piattaforma di CMS come Joomla, anche se la mia preferenza va a WordPress che per me è superiore. Cosa non mi piace del sito web: Praticamente tutto il resto, i pochissimi contenuti, l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) completamente assente, il fatto che il design anche se responsive non sia proprio il massimo, il fatto che l’intero sito si sviluppa su una sola pagina, la pesantezza della pagina web, e via discorrendo.

Giovanni Ederle – www.giovanniederle.it

Giovanni Ederle

Cosa mi piace del sito web: Il design originale e responsive, molto più bello da vedere su telefonino che sul desktop, le belle fotografie, la presenza di qualche video, e poi basta. Cosa non mi piace del sito web: I pochi contenuti, l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) minimale, la pesantezza generale delle pagine che ne aumentano i tempi di caricamento, e il fatto di non utilizzare una piattaforma di CMS opensource come per esempio WordPress.

Tenimenti d’Alessandro – www.tenimentidalessandro.it

Tenimenti d'Alessandro

Cosa mi piace del sito web: Il design minimalista e responsive, le poche e belle fotografie, e l’utilizzo di una piattaforma di CMS come WordPress. Cosa non mi piace del sito web: I pochi contenuti, e l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) minimale.

Cinelli Colombini – www.cinellicolombini.it

Donatella Cinelli Colombini

Cosa mi piace del sito web: Il design responsive, le belle fotografie, l’utilizzo di una piattaforma di CMS opensource che credo sia Joomla, e ovviamente il blog, in assoluto il miglior blog italiano per quanto riguarda le cantine. Cosa non mi piace del sito web: I pochi contenuti, l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) quasi assente, e la pesantezza delle pagine che rallentano il caricamento.

Torraccia del Piantavigna – www.torracciadelpiantavigna.it

Torraccia del Piantavigna

Cosa mi piace del sito web: Il design responsive, l’utilizzo di una piattaforma di CMS opensource come WordPress, e le belle fotografie. Cosa non mi piace del sito web: I pochi contenuti, e l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) quasi assente.

Cantele – www.cantelevini.com

Cantele

Cosa mi piace del sito web: Il design minimalista e responsive, le belle fotografie, e l’utilizzo di una piattaforma di CMS come WordPress. Cosa non mi piace del sito web: I pochi contenuti, e l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) quasi assente.

Cantina Negrar – www.cantinanegrar.it

Cantina Valpolicella Negrar

Cosa mi piace del sito web: Il design veramente originale e responsive, e le belle fotografie. Cosa non mi piace del sito web: I pochi contenuti, veramente troppo pochi, l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) assente, il fatto di essere costretti a scaricare file pdf se si vuole qualche informazione in più, la pesantezza delle pagine che rallentano il caricamento, e il fatto di non utilizzare una piattaforma di CMS opensource come per esempio WordPress.

 

Contenuti. Content is King, diceva Bill Gates nel lontano 1996. E’ ancora oggi a distanza di tanti anni il detto è ancora molto attuale. Il successo di un sito web dipende parecchio dalla quantità e dalla qualità dei contenuti. Per contenuti intendo i testi, ma anche le immagini, i video, i documenti in formato pdf, e via discorrendo. La quantità e la qualità dei contenuti infatti influenzano positivamente sia il traffico web che il numero dei contatti commerciali (denominati leads o prospects). Un bel sito web con contenuti di qualità, possibilmente anche unici, originali, e soprattutto utili per il visitatore, ha la capacità di coinvolgere chi legge, e di invogliarlo a compiere un’azione, che potrebbe essere per esempio quella di iscriversi alla newsletter aziendale, ma anche richiedere un listino prezzi dei vostri vini, lasciare un commento nel sito, oppure condividere i vostri contenuti, contribuendo così a fare conoscere sempre di più il vostro marchio, e questi sono solo alcuni dei possibili esempi. E la quantità? Della quantità dei contenuti ne parliamo nel prossimo punto.

SEO. Puoi avere il sito web più bello del mondo, ma se lo stesso sito web non è ottimizzato per i motori di ricerca il numero di visitatori sarà molto più basso, e di conseguenza anche i contatti commerciali. Una pagina web puoi ottimizzarla per una sola parola chiave primaria e per un certo numero di parole chiavi secondarie strettamente correlate alla primaria. Ecco il perché non dovreste mai puntare ad avere un sito web su una sola pagina, tipo quello della cantina Paolo Conterno. Questo tipo di siti web dal punto di vista strettamente SEO si possono posizionare nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca esclusivamente per parole chiavi che utilizzano il marchio, per esempio tipo “barolo paolo conterno”, e quasi mai per parole chiavi più generiche tipo “barolo”, “vini piemontesi”, “produttore vino piemontese”, “nebbiolo”, etc. etc. In breve, è come avere un bel negozio che vende ottimi prodotti, ma che si trova però in una zona lontana e poco trafficata che nessuno conosce, se non i clienti più fedeli. Certo ad alcuni produttori di vino potrebbe anche andare bene così, perché sono di quei produttori un po’ “snob”, che se la tirano potentemente, ma per la maggior parte dei produttori di vino, quelli che veramente amano il lavoro che fanno, e vogliono far conoscere veramente il frutto della loro fatica al maggior numero di persone, una tale soluzione sarebbe una vera e propria palla al piede, anche dal punto di vista del fatturato. Quindi cercate di evitare i siti web su una sola pagina (ne ho visti diversi in circolazione anche tra le cantine), e cercate di fare ottimizzare i vostri siti web seriamente. Quanto costa la SEO? Tanto, leggetevi questo mio vecchio articolo qui: SEO, ma quanto costa un servizio di ottimizzazione serio per la mia cantina? Poi, come già detto in precedenza, non solo la qualità dei contenuti è importantissima, ma anche la quantità lo è tantissima. Purtroppo le classiche e poche pagine (azienda, cantina, vigneti, vini, etc. etc.) che spesso si trovano online nei siti web delle cantine non sono sufficienti a generare parecchio traffico, ed è per questo motivo che spesso viene consigliato alle aziende di mantenere un blog. E così passiamo al punto successivo.

Blog. Quando noto che una cantina non ha un blog aziendale penso che di comunicazione online in azienda non ne hanno capito proprio nulla, o giù di lì. Il blog aziendale (o corporate blog) dovrebbe rappresentare per ogni azienda, produttori di vino inclusi, il principale strumento di comunicazione online. Perché ha un impatto positivo sulla brand identity e sulla reputazione online, ma soprattutto perché è a tutti gli effetti un generatore di traffico web. Come detto le classiche pagine che si trovano nei siti web delle cantine non sono sufficienti a generare parecchio traffico web, e quindi a generare eventuali contatti commerciali. Non dimentichiamo infatti che una pagina web possiamo ottimizzarla per una sola parola chiave primaria e per un certo numero di parole chiavi secondarie strettamente correlate alla primaria. Quindi, se nel sito web abbiamo solo una decina di pagine che parlano della nostra cantine, dei nostri vigneti, dei nostri vini, anche in presenza di un sito web perfettamente ottimizzato per i motori di ricerca, oltre un certo numero di visitatori al mese non è possibile andare. E tutto questo perché una determinata parola chiave viene utilizzato solo un numero limitato di volte al mese. Per esempio la parola chiave “barolo” ben 60.500 volte al mese, “nerello mascalese” 1.900 volte al mese, “vini varesini” appena 20 volte al mese solo per fare alcuni esempi di parole chiavi generiche. Con un blog aziendale invece, alle classiche pagine del sito web è possibile aggiungere centinaia e centinaia di altre pagine, e quindi di conseguenza acquisire il traffico web generato da tantissime altre parole chiavi potenzialmente più interessanti. Voglio ricordare inoltre che i motori di ricerca come Google amano i siti web con contenuti “freschi”, e cioè aggiornati frequentemente, e quindi solo un blog può soddisfare questa condizione. Ma cosa bisogna scrivere nel blog? Nel blog potete scrivere di tutto, ma proprio di tutto, il solo limite è la vostra immaginazione, e ovviamente il tempo necessario per scrivere i contenuti. Comunque se volete vedere un ottimo esempio di blog aziendale, vi consiglio di guardare quello della cantina Cinelli Colombini in assoluto il migliore tra i blog delle cantine italiane www.cinellicolombini.it/blog/.

Design. Il design di un sito web deve essere semplice, funzionale, accessibile, bello, veloce, compatibile con il maggior numero di browser, e soprattutto responsive, cioè adatto ad essere visualizzato in tutti i dispositivi mobile, tipo smartphone e tablet. Quindi dovete dire basta a siti web ricchi di effetti speciali, ce ne sono ancora tanti, e puntare tutto su come migliorare l’esperienza di navigazione dei visitatori dei vostri siti web aziendali. Alle persone che visitano i vostri siti web non interessano gli effetti speciali, interessa soltanto trovare le informazioni che cercano nel più breve tempo possibile. Avete semplicemente pochissimi secondi per convincere il visitatore di turno che quello in cui si trova è il posto giusto. Quindi il vostro sito web deve essere realizzato con l’obiettivo di agevolare la ricerca delle informazioni, e possibilmente favorire le conversioni dei visitatori in potenziali contatti commerciali. In poche parole, anzi in una sola parola deve essere super SEMPLICE!! La semplicità è di gran lunga la strada migliore da percorrere per ottenere un sito web aziendale funzionale, accessibile, bello, veloce, compatibile, e via discorrendo. Un sito web super semplice e con tanti contenuti di qualità sortirà il cosiddetto effetto WOW!! Qualunque altra strada seguita condurrà la vostra strategia online di comunicazione basata sul vostro sito web all’insuccesso.

CMS. E’ l’acronimo di Content Management System ovvero tradotto in italiano “sistema di gestione dei contenuti”. Tecnicamente un CMS è un’applicazione web lato server che si appoggia ad un database per il mantenimento dei contenuti online. La struttura del sito web è suddivisa in due parti: la sezione di amministrazione generalmente chiamata back-end, che serve all’amministratore del sito web per organizzare e gestire la produzione dei contenuti, e la sezione applicativa, cioè quella visibile a tutti, destinata ai visitatori del sito comunemente chiamata front-end. L’amministratore del CMS gestisce dal proprio computer, tramite un pannello di controllo, i contenuti da inserire, modificare, o eliminare dal database presente sul server. Al giorno d’oggi praticamente tutti i nuovi siti web si appoggiano ad un CMS. Ma qual è il Content Management System ideale per quasi tutte le cantine? Esistono veramente tantissime soluzioni, alcune a pagamento, e che possono costare anche tantissimo, altre gratuite, di tipo open-source, come per esempio Joomla, Drupal, e WordPress. La scelta del CMS è una scelta molto importante che può avere conseguenze, non voglio dire drammatiche ma quasi, nel medio e lungo periodo. Per esempio consideriamo il sito della cantina Giovanni Ederle, il CMS utilizzato per gestire i contenuti è un sistema proprietario, questo significa che la cantina è legata (o dovrei dire incatenata?) alla web agency che ha sviluppato il CMS. Per una qualsiasi modifica al sito, la cantina dovrà sempre rivolgersi a quella web agency, che a sua volta potrà chiedere per quella modifica il prezzo che vuole, essendo in pratica una sorta di “monopolio”. Al contrario adottando un CMS open-source, tipo Joomla, Drupal, o WordPress, la cantina è completamente libera e indipendente dalla web agency o web designer che ha realizzato il sito web. Infatti, per un qualsiasi motivo, tipo una collaborazione tra le due parti divenuta problematica con il passare del tempo, la cantina potrà tranquillamente rivolgersi ad altre web agency o web designers per eventuali modifiche, perché sono centinaia e centinaia gli sviluppatori che lavorano sui sistemi open source, e che conoscono il sistema perfettamente. Il vantaggio? Maggiore concorrenza, e quindi prezzi più bassi!! Questo ovviamente è solo un esempio.

E-commerce. Anche se la gestione, e il raggiungimento del successo con un e-commerce è decisamente difficile da raggiungere, alle cantine consiglio sempre di aggiungere una sezione dedicata alla vendita di vino online al proprio sito web. Questo consiglio è valido per tutte le cantine, ma soprattutto per quelle piccole e medio piccole che non sono rappresentate adeguatamente in tutto il territorio nazionale per mezzo di agenti di commercio. Una cantina con una sezione di e-commerce nel proprio sito web difficilmente realizzerà una fatturato tale da diventare una vero “caso di studio” del settore, specialmente se all’e-commerce non affiancherà una bella campagna pubblicitaria, e una strategia di content marketing in grado di far crescere il numero di visitatori verso il proprio sito, tuttavia io lo consiglio. Perché? Perché nei prossimi anni l’e-commerce crescerà comunque, e quindi è meglio essere tra i primi a percorrere la strada della vendita di vini online. Così, quando le altre cantine inizieranno anche loro a puntare sull’e-commerce, quelle che hanno iniziato prima hanno provato già sulla propria pelle le conseguenze di tutti gli errori commessi nella gestione dell’e-commerce nei primi anni di vita, e potranno usufruire dei vantaggi derivanti dalla maggiore esperienza. Allo stato attuale, la quasi totalità degli e-commerce (di qualsiasi tipo) non genera guadagni, sto parlando del 95% degli e-commerce, e la causa è essenzialmente dovuta alla mancanza di investimenti adeguati in pubblicità, in marketing online, e alla mancanza di know-how interno all’azienda, quindi alla mancanza di una figura professionale capace di curare tutti gli aspetti legati all’e-commerce. Se vi interessa approfondire la conoscenza sull’e-commerce vi suggerisco di leggere questo mio articolo: La vendita vini online fatta con successo.

Prima di salutarvi, e per le cantine che si stanno guardando attorno per farsi fare il nuovo sito web aziendale. Il sito web perfetto non esiste, e in ogni caso non può costare solo poche migliaia di euro, è giusto che questo lo sappiate. Quindi se il vostro budget è piccolo non aspettatevi miracoli dal vostro nuovo sito web. Inoltre, quando sceglierete la web agency o il web designer freelance aprite bene gli occhi e fate attenzione perché gli incompetenti in circolazione sono tantissimi, e le cantonate possono essere proprio dietro l’angolo.

P.S. Cari lettori se conoscete qualche sito web di cantina che merita di essere segnalato qui, allora fatelo!

P.P.S. Uno dei 15 siti web segnalati in questo articolo è stato realizzato dal sottoscritto, indovinate qual è? Si vince un premio!

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14 Commenti

  1. Grande evoluzione nel design (dovuta sopratutto all’adozione di temi WordPress) e quasi inesistente cura dei contenuti.
    Noto anche una (seppur lenta) evoluzione nelle sezioni per le visite in cantina, no sense vista l’importanza.

    Sono curioso di sapere quale hai realizzato!

    PS Il sito di Corte Fusia (Franciacorta), realizzato da una web agency che conosco non è male: http://www.cortefusia.com/

    • Hai perfettamente ragione Francesco, WordPress con i suoi temi professionali acquistabili su Themeforest per esempio ha contribuito parecchio alla diffusione dei siti web responsive. Le cantine trascurano così tante cose che alla fine anche se ci fosse una bella pagina dedicata alle visite in cantina non cambierebbe proprio nulla. Eh no, devi indovinarlo da solo il sito web che ho realizzato io :-)

      Ho visitato il sito web che mi hai segnalato, davvero carine e originali le slide con i disegni, ma per il resto il sito web è carente su tutti i fronti. Un vero peccato visto che la cantina è molto giovane, così come sono giovani i titolari. Una cantina che non conoscevo, e che ho subito inserito nel database online del mio portale http://www.bereilvino.it.

    • Ciao Giuseppe, un po’ troppo minimal il sito web che mi hai segnalato, con il restyling puntate di più sui contenuti, e sulla parte SEO.

  2. Grazie di averci inserito fra i 15 siti di cantine da usare come modelli. Che onore! Grazie anche per i complimenti sul blog mentre le note critiche sul sito verranno riportate subito all’agenzia che ci assiste.
    Ho trovato interessantissime le spiegazioni qui sopra e vorrei trasformarle in due post da pubblicare nel nostro blog. Che ne dite? Forse è un modo per farvi conoscere da altri produttori o consorzi. Inoltre aiuta i produttori a evitare i trappoloni che bussano quasi ogni settimana alle porte delle cantine offrendo siti a basso costo.
    Aspetto notizie (0577 662108) e ancora grazie

  3. Prego signora Cinelli Colombini, è tutto merito del vostro impegno online. Poi l’onore è tutto mio, visto che raramente i produttori di vino lasciano commenti in questo mio piccolo blog specifico proprio per le cantine. Anche se non scrivo spesso in questo blog, il mio primo obiettivo è proprio quello di educare i produttori vinicoli ad usare la rete nel modo corretto, ahimè con scarso successo. Da anni e anni il mio lavoro di “evangelizzazione” sul corretto utilizzo della rete e sullo sfruttamento delle sue potenzialità si scontra contro un muro invalicabile. La quasi totalità dei produttori proprio non sono interessati all’argomento. Un vero peccato!

    Ovviamente mi farebbe solo piacere leggere un articolo nel vostro blog che si basi su alcuni spunti presi dal mio articolo. La cosa mi incuriosisce parecchio, mi faccia solo sapere quando lo pubblicherà. A presto, e ancora complimenti per il blog.

  4. Salve signora Donatella, grazie per la segnalazione. Proverò a diffondere volentieri il suo l’articolo come meglio posso, anche se io non sono un tipo veramente social :-)

    • Salve signora Donatella, grazie per la segnalazione, lo vado a leggere subito, e visiterò anche la vostra pagina Facebook. A presto.

  5. Buongiorno Fabio,
    mi chiamo Carmine D’Alessio, CEO della MTN company srl. agenzia di comunicazione e web.
    Visto l’argomento, vorrei presentarle la mia azienda perchè il territorio, le sue peculiarità, le bellezze offerte, i prodotti tipici e l’esaltazione dei suoi profumi rappresentano da sempre uno dei temi che maggiormente ci coinvolge.
    Se più sono i territori da raccontare maggiore è l’appetibilità che essi possono riscontrare: l’importante è creare sistema tra loro ed integrarli.
    Come? Realizzando itinerari di scoperta, di incoming e di business, rendendoli così l’uno al servizio dell’altro.

    Il food è l’elemento principe che caratterizza un territorio: ti fa ripercorrere le sue tradizioni, ti fa respirare il suo profumo e ti inebria di sensazioni che rendono il soggiorno un’autentica esperienza.

    Noi di MTN Company crediamo con forza al binomio food e territorio, ancor più al binomio food e territorio 2.0, dove produttori e ristoratori non agiscono singolarmente, ma come attori inseriti in un sistema di servizi integrati.

    Ne sono testimonianza diversi progetti di comunicazione realizzati nel tempo, tra cui soprattutto Colti e Mangiati e AR Italy, che possono vantare la prestigiosa partecipazione all’EXPO di Milano (22-24 maggio) ed al TTG Incontri di Rimini (8-10 ottobre 2015), ed HoReCoast – Hotel Restaurant Business Community.

    Siamo pronti e preparati a supportare le sue attività, affiancandola passo passo in ogni singola azione. Le garantiamo professionalità e competenza, affidabilità ed efficienza mediante i nostri servizi di progettazione strategica e creativa, branding, sviluppo, web design, social, marketing, editoria ed advertising.

    Siamo, pertanto, disponibili a concordare un incontro in maniera da mostrare quali vantaggi potrebbe trarre da un’eventuale collaborazione.

    • Ciao Carmine, hai fatto benissimo a presentare la tua azienda, magari qualche cantina che passa da qui interessata ai vostri servizi vi contatta. Ciao, e in bocca al lupo.

    • Bravo Adriano, hai indovinato. E’ ha breve dovrà essere sottoposto ad un restyling perché i titolari voglio un sito ancora più accattivante :-)

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