Pinò, il Pinot Nero dell’eEtna e le altre novità di Gulfi

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Pinò - Pinot Nero Gulfi

Il Pinò, il nuovo vino prodotto da Gulfi, sarà una delle più importanti novità che l’azienda di Chiaramonte Gulfi (RG) presenterà al Vinitaly 2015, che si svolgerà a Verona dal 22 al 25 marzo 2015. Insieme al Pinò, un Pinot Nero le cui uve provengono da un vigneto dell’Etna, il primo mai prodotto con viti ad alberello in Sicilia, Gulfi porterà al Vinitaly altre novità: un rosato, il Rosà, e il Cerasuolo di Vittoria Classico docg.

Pinò è un Pinot Nero dell’Etna coltivato ad alberello, il sistema comunemente usato per il Nerello Mascalese. La novità presentata dal produttore Vito Catania e dal suo enologo Salvo Foti nasce dal desiderio di accogliere il suggerimento di un fidato vivaista francese per verificare la capacità espressiva del vitigno straniero, adattandolo non solo al territorio etneo, ma anche alla tecnica plurimillenaria dell’alberello. Cinque anni fa in Contrada Monte la Guardia, a Randazzo, Gulfi ha impiantato in mezzo ettaro una selezione massale di due tipi di Pinot Nero di Borgogna. Con una densità di impianto di 10.000 piante per ettaro, a 850 metri dal livello del mare.

Le uve vengono vendemmiate nella seconda metà di settembre e vinificate in rosso con breve macerazione a temperatura controllata. Dopo la fermentazione alcolica, il vino viene travasato in piccole botti da 500 litri, dove conclude in modo naturale la fermentazione malolattica e affina su fecce fini per almeno un anno. Successivamente affina in bottiglia per qualche mese. “Un vino che potrebbe definirsi – afferma l’enologo Salvo Foti – uno straniero ben adattato agli usi a ai costumi del luogo in cui è giunto”. Pinò è confrontabile con il Pinot francese, ma nascendo sull’Etna, su un terreno di sabbie vulcaniche, acquisisce una diversa mineralità. In bocca si presenta più vivace e di un’eleganza particolare. Non è un vino di gradazioni alcoliche elevate, si mantiene sui 13 gradi: un vino piacevole, da bere. Le bottiglie prodotte sono appena 800. Ottimo in abbinamento a primi piatti, carni bianche e pesce.

Rosà è un rosato le cui uve, 100 % Nero d’Avola, provengono dal Cru San Lorenzo all’interno della doc Eloro, Pachino. Le uve, vendemmiate la prima settimana di settembre, vengono vinificate in rosato tramite pigiatura diretta in pressa. Un vino dal colore rosa brillante, dal profumo intenso e ricco di note fruttate e floreali. Secco, armonico e sostenuto da un’ottima acidità che ne prolunga la persistenza al palato. La gradazione alcolica è di 13 gradi. Si abbina ottimamente con tutti i piatti a base di pesce. 10.000 le bottiglie prodotte.

Cerasuolo di Vittoria Classico DOCG 2013. Nasce da vitigni di Nero d’Avola (70%) e di Frappato (30%) selezionati e reimpiantati dall’azienda Gulfi, coltivati ad alberello modificato su spalliera in vigneti tra i 15 e i 20 anni di età in contrada Canzeria (Vigna Coste e Vigna Stidda), nella Sicilia Sud-orientale, nel Comune di Chiaramonte Gulfi (RG).  Le uve di Nero d’Avola e Frappato vengono vinificate insieme con una macerazione sulle bucce di circa una settimana. Dopo la malolattica, il vino viene travasato in piccole botti da 500 e 225 litri di più passaggi, dove rimane per circa un anno. Affina in bottiglia per qualche mese. Viene messo in commercio dopo il 31 marzo del secondo anno successivo alla vendemmia. Un vino complesso e maturo, dal colore rosso ciliegia con sfumature granate. Al naso profumi di frutta rossa, marasca con sfumature floreali. Pieno, armonico ed elegante al palato. La gradazione alcolica è di 13,5 gradi. Si abbina con carni bianche, tonno e piatti di pesce elaborati. Le bottiglie prodotte sono 3.000.

I nuovi vini vanno ad arricchire la collezione di etichette di Gulfi, una delle aziende siciliane che negli anni il mercato enologico nazionale e internazionale ha avuto modo di apprezzare per serietà, professionalità e rispetto della terra. “Da tempo ci impegniamo a produrre vini di qualità che possano rappresentare il vero valore della nostra terra – spiega Vito Catania, patron di Gulfi – e cerchiamo di farlo custodendone il territorio per continuare una viticoltura rispettosa dell’ambiente, in equilibrio con l’ecosistema che la circonda. Il consumatore di oggi – prosegue – è molto esigente e preparato e dentro la bottiglia vuole trovare personalità e territorio”.

Gulfi è un’azienda vitivinicola che conta circa 70 ettari vitati nella zone più vocate per l’agricoltura, nella Sicilia sud orientale. È stata fondata nel 1996 da Vito Catania che con la consulenza di Salvo Foti ha contribuito a valorizzare e preservare oltre 2.000 anni di storia vitivinicola con metodi moderni ed innovativi. La sua filosofia produttiva è quella della naturalità come scelta etica per la salvaguardia della salute, che si concretizza con la certificazione biologica di tutta la produzione.

I vitigni sono tutti autoctoni, di forte tradizione come il Frappato, il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio, il Carricante e l’Albanello. Ad eccezione dell’ultimo arrivato, il Pinot Nero, adattato però al metodo dell’alberello etneo e al suo territorio.

Gulfi vi aspetta al Vinitaly – Padiglione 2 Sicilia Stand A11/B16

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