Vinitaly: l’identikit del consumatore al padiglione Lombardia

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Vino al Vinitaly

Ricostruire un profilo del consumatore abituale del vino e dell’enoturista, a partire dai significati associati al vino. È l’obiettivo dell’Università di Verona (Osservatorio sui Consumi delle Famiglie del Dipartimento TeSIS), che da oggi a mercoledì, in occasione di Vinitaly, effettuerà numerose interviste ai visitatori del Padiglione Lombardia (al secondo piano del Palaexpo).

L’obiettivo della ricerca è quello di arrivare a tratteggiare un identikit di due figure specifiche – il consumatore abituale e l’enoturista, appunto – concentrando l’attenzione sul mondo delle emozioni, delle sensazioni e della seduzione mediata dal vino, per ricostruirne l’immaginario individuale e sociale.

“Il vino coinvolge inevitabilmente i sensi e le sensazioni corporee, ha spiegato Domenico Secondulfo, professore ordinario di Sociologia all’Università di Verona e direttore dell’Osservatorio sui consumi delle famiglie, e la sua particolarità come oggetto di studio della sociologia dell’alimentazione è che la sua natura lo colloca a cavallo tra il mondo degli alimenti, inteso come prodotto che nutre e dà energia al corpo, e la risposta a un sofisticato desiderio: in questo secondo caso, il vino racchiude al suo interno un significato fortemente simbolico, che rinvia a un immaginario fatto di storia, territorio, sapori e profumi, coinvolgendo la sfera emozionale del consumatore”.

“Abbiamo accolto volentieri la richiesta dell’Università di Verona di svolgere l’indagine nel nostro padiglione, ha spiegato Gianni Fava, assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, per offrire alle aziende del territorio, ai consorzi di tutela e all’associazione lombarda del Movimento del turismo del vino uno strumento in più per adeguare l’offerta alle esigenze di tipologie specifiche di appassionati”.

“Non è un caso che l’Università di Verona abbia scelto il Padiglione Lombardia per la sua ricerca, ha sottolineato Francesco Bettoni, presidente di Unioncamere Lombardia, in quanto la collettiva dei vini lombardi non solo fa registrare il maggiore numero di visitatori durante Vinitaly, ma raccoglie anche i prodotti che oggi sanno esprimere le migliori emozioni e sensazioni per un consumatore che sempre più è alla ricerca dell’alta qualità”.

“Per noi imprenditori questo tipo di ricerca è fondamentale, ha spiegato a sua volta Carlo Pietrasanta, presidente del Movimento del turismo del vino della Lombardia, perché sapere quali sono i desideri di appassionati, e consumatori abituali significa potere dare risposte più in linea con il mercato”.

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