Vini italiani in Cina: al via tour vinicolo per giornalisti cinesi

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Far conoscere meglio il vino italiano ai giornalisti cinesi con un grande tour attraverso le nostre regioni, rafforzare l’immagine del food&wine made in Italy in Asia, coinvolgendo cantine e caseifici per legare l’eccellenza enologica anche al cibo del nostro paese. Questi gli obiettivi della seconda fase del progetto “Vini italiani in Cina“, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico in convezione con Federvini e Unione Italiana Vini.

Il progetto, realizzato da Enoteca Italiana come soggetto attuatore, è stato presentato il 26 novembre scorso a Pechino dal Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Cina Attilio Iannucci, del Presidente dell’ICE Riccardo Monti e del Presidente di Federvini Lamberto Vallarino Gancia.

Il progetto proseguirà dal 2 al 9 aprile tra Siena, Perugia, Modena e Verona, e vedrà protagonista una delegazione rappresentativa di importanti testate e televisioni cinesi, che dopo degustazioni presso alcune cantine, note anche nel mondo per la valenza architettonica, azioni formative e una lectio magistralis all’Università per Stranieri di Siena sul tema “Vino e cultura”, concluderanno la visita al Vinitaly.

“Attualmente l’Italia non è percepita in Cina solo come Paese in grado di esprimere tecnologie meccaniche d’avanguardia, ma anche come polo dell’eleganza e della qualità, un felice connubio tra saper fare e saper vivere, – ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera all’inaugurazione- e grazie a questa positiva immagine dello stile di vita italiano, i nostri prodotti alimentari, la nostra arte e la nostra cultura riscuotono grande successo in Cina. Il vino è un prodotto che sintetizza tutte le caratteristiche del Made in Italy, richiamando la bellezza del nostro territorio, la cultura plurimillenaria della vinificazione, l’intraprendenza delle nostre aziende e la loro tecnologia avanzata”.

Il momento è propizio perché con l’assimilazione dei gusti e delle abitudini di vita occidentali da parte delle classi medie in rapida ascesa nei nuovi mercati, il vino sta arrivando sulle tavole dei cinesi. Il mercato è in continua espansione, tanto da crescere a ritmi del 20% annuo, con gli attuali 14 milioni di ettolitri, mentre per il 2014 si prevede un ulteriore crescita.

Con 4.5 miliardi di euro esportati in tutto il mondo, pari al 20% del totale del nostro export agroalimentare, l’Italia è il secondo esportatore, dopo la Francia e dal 2011 il vino italiano ha visto crescere le sua presenza del 68% in volume e del 99% in valore. Oggi la Cina è il primo importatore mondiale per volumi e per valore. I vini di pregio si stanno affermando come indicatore sociale di successo soprattutto presso gli uomini d’affari.

Ma c’è spazio anche per i vini con un buon rapporto qualità- prezzo nei quali l’Italia eccelle, specie presso il segmento numericamente più importante formato da consumatori tra i 20 e i 39 anni, che appare il target su cui puntare per garantire uno sviluppo del mercato del vino a lungo termine.

Gli obiettivi del progetto Vini italiani in Cina – che si concluderà a fine giugno con una conferenza stampa, workshop e incontri tra imprenditori italiani e cinesi nell’Auditorium dell’Italian Center di Shanghai – comprendono un’adeguata e aggiornata comunicazione che racconti come nasce il vino e ciò che c’è intorno, la cultura, i luoghi e la storia.

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