Andriano e vini rossi: un connubio divenuto negli anni inscindibile. Con il lagrein Tor di Lupo e il Pinot Nero Anrar, quest’ultimo introdotto lo scorso anno nel ventaglio prodotti di Andriano, la cantina è entrata ormai a pieno titolo nel segmento più alto dei vini di qualità. Nel 2013 un nuovo tassello si aggiunge al variegato mosaico della Cantina Andriano: si tratta del suo primo vino schiava, chiamato Bocado. “Questo vino è la reinterpretazione di una delle più importanti varietà storiche dell’Alto Adige”, sottolinea il presidente Georg Höller. “Un vino che con la sua eleganza ed armonia darà sicuramente impulso a questa varietà autoctona”. Il Bocado arriva in un momento in cui i vini schiava di qualità stanno vivendo una nuova primavera a livello internazionale.
“Bocado è una schiava di alta qualità con l’eleganza e la versatilità tipica di un Pinot Nero e che seduce per la sua piacevolezza”, chiarisce l’enologo Rudi Kofler. “Il vino si presenta con un colore molto intenso e con note aromatiche che richiamano la mandorla, la violetta, i chiodi di garofano e i petali di rosa. Al palato risulta gradevole ed armonico, con tannini raffinati ed un finale deciso”. Positive le previsioni per quanto concerne il lancio sul mercato: “Riteniamo che con questa novità potremo certamente rafforzare la nostra posizione di produttori di vini di qualità”. Bocado presenta tutti i presupposti per essere accolto positivamente da appassionati, rivenditori e gourmet.
La prima assoluta di Bocado andrà in scena alla fiera internazionale ProWein di Düsseldorf, dal 24 al 26 marzo (padiglione 3, stand F25) e successivamente al Vinitaly di Verona dal 7 al 10 aprile (padiglione 6, stand C3).