Vigna di Gabri di Donnafugata festeggia 25 anni

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Nel 1987, Gabriella Rallo é una viticoltrice all’avanguardia: da oltre 10 anni lavora intensamente nelle vigne di Contessa Entellina, studiando, sperimentando e confrontandosi con la viticultura italiana e internazionale, con una particolare attenzione ai territorio solari come la Sicilia. Accanto a lei il marito, Giacomo Rallo, con cui condivide una grande passione e un sogno: Donnafugata. Un nuovo stile del bere siciliano: profumi, freschezza. Questa è la sfida che dà origine al Vigna di Gabri: un vino elegante, fine e, soprattutto, capace di evolvere in bottiglia dando il meglio di sé nel tempo.

Vengono così individuati l’appezzamento e il vitigno, le rese per ettaro e, più in generale, le tecniche viticole per raggiungere un equilibrio vegeto-produttivo che garantisca il giusto grado di acidità, zuccheri e carica aromatica alle uve destinate al Vigna di Gabri.

Gabriella e Giacomo scelgono una varietà autoctona e diffusa nella Sicilia occidentale, per lo più sconosciuta fuori dell’isola: l’Ansonica (conosciuta come Insolia). Un vitigno antico a bacca bianca, tipicamente sapido e dal buon equilibrio tra acidità e morbidezza. Coltivato su un’unica parcella di 7 ettari a Contessa Entellina, dove i terreni argillosi e ricchi di calcare donano al vino freschezza, longevità e grande mineralità. Grazie alle forti escursioni termiche (fino a 20°C) fra il giorno e la notte, l’Ansonica riesce ad esprimere delicate note varietali. Il giusto profilo per il Cru di Donnafugata.

Giacomo dedica il vino a Gabriella e così il nome, ed oggi anche l’etichetta, raccontano la storia di questa donna innamorata del suo vigneto. Vigna di Gabri, non è un nome di fantasia, ma il nome di chi ha voluto questo vino credendo nell’avvolgente fragranza dei profumi dell’Ansonica.

Oggi il Vigna di Gabri è un vino fine ed elegante, dal bouquet intenso e complesso, tra cui spiccano note fruttate di mela e floreali di acacia, unite a sentori salmastri e minerali. Un vino che è al contempo delicato e persistente, come una donna gentile e determinata. L’obiettivo della longevità è stato raggiunto e confermato, di anno in anno, dalle degustazioni dello staff tecnico: un esempio di eccellenza è il Vigna di Gabri 1998, un vino ricco ed elegante in cui le note di pastafrolla si combinano perfettamente con una vena minerale ancora viva.

Famiglia Rallo Donnafugata

Con l’annata 2011, Donnafugata celebra i 25 anni del Vigna di Gabri. I fan potranno collezionare le bottiglie con le etichette dell’Anniversario: un’edizione speciale, da collezione, autografata da Gabriella, e che non sarà più riprodotta. Infine per celebrare questo compleanno, il Vigna di Gabri è stato imbottigliato anche nel formato Magnum (da 1,5 l), che maggiormente si presta a lunghi affinamenti.

Dal 1987 ad oggi non sono cambiate le scelte nella conduzione del vigneto e nelle tecniche di vinificazione: le rese in vigna si mantengono molto contenute, pari ad una bottiglia per pianta circa; resta la pratica dell’affinamento in vasca sulle fecce nobili, per l’85-90%, e un passaggio in barrique di rovere francese per la rimante parte. Molto si è lavorato invece sul blend delle uve, partendo da studi sulle caratteristiche pedo-climatiche del cru: alla ricerca di una crescente complessità, è stato scelto di testare altre varietà bianche (Chardonnay, Sauvignon Blanc, Catarratto e Viogner), che hanno portato di anno in anno ad un rinnovamento del blend, pur mantenendo la dominante dell’Ansonica.

A Gabriella e Giacomo non sembra che sia passato un quarto di secolo. Celebrano questa tappa con i figli José e Antonio, che oggi gestiscono l’azienda e insieme brindano al futuro.

Donnafugata: www.donnafugata.it

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