Vineyard Tour 2012, in migliaia al primo week end della manifestazione

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Sono arrivati e in tanti a Menfi, nella valle del Belìce, per partecipare al Mandrarossa Vineyard Tour 2012. A raccogliere l’invito delle Cantine Settesoli wine-lovers ed eno-turisti, italiani e stranieri, ma anche famiglie e gruppi organizzati che, allettati dalla proposta di vivere il territorio in piena vendemmia, hanno voluto compiere quel “viaggio delle meraviglie” nella civiltà della vite e del vino e della cultura contadina di questo “spettacolare angolo di Sicilia”. C’è chi, già presente nell’isola, ha posticipato il viaggio di ritorno per non perdere l’avvio del Mandrarossa Vineyard Tour e trascorrere una giornata immersi in una natura incontaminata, girando per il territorio, visitando le “Case di Campagna” allestite per le degustazioni di vino e cibo o “scarpinando” tra i sentieri degli eco-tour proposti. E c’è chi è arrivato in Sicilia anche da molto lontano, è il caso di un gruppo di turisti tedeschi e svizzeri che, saputo della kermesse enologica, hanno organizzato appositamente il loro “Viaggio a Mandrarossa”. Un itinerario che si è snodato intorno ad una rete di Case di Campagna, ben sette, appartenenti a differenti contrade e famiglie della Comunità di Menfi, testimonianza concreta del forte legame che esiste con questa importante realtà produttiva. Più del 70% delle famiglie di Menfì, infatti, è coinvolto direttamente o indirettamente nella conduzione dei vigneti – estesi per oltre seimila ettari – e nella produzione del vino.

“E’ una festa del territorio, è un tributo reso a questa comunità di vignaioli, nel momento più importante dell’anno, quello della vendemmia. E’ un’intera comunità che, da oltre cinquanta anni, condivide questo progetto produttivo – spiega Vito Varvaro, presidente della Cantine Settesoli – con cui interpretiamo una visione di sviluppo del territorio che non solo valorizza le sue peculiarità e potenzialità viticole e enologiche ma che ha rappresentato, e continua a farlo, anche un’opportunità d’innovazione capace di rappresentare un modello di sviluppo diffuso e sostenibile”.

In questo primo week end del Mandrarossa Vineyard Tour sono stati oltre mille i partecipanti che hanno fatto visita alle varie “Case”. Domenica, rispetto a sabato, il tempo è stato più clemente e tutte le attività, compresi le gite in veliero e i voli in deltaplano e ultra-leggero, hanno avuto regolare svolgimento. Una partecipazione di pubblico che sta andando oltre le più rosee aspettative: a Casa Natoli, la “Casa della Cucina Mandrarossa”, si sono dovuti raddoppiare i turni di cucina per far fronte a tutte le richieste. Grande interesse anche per i Laboratori e la Scuola di Cucina, con prenotazioni da tutta la Sicilia ma anche dal resto d’Italia, come il gruppo di quattro signore di Como che hanno programmato le loro vacanze proprio per partecipare a questa originale scuola di cucina contadina.

“La manifestazione”, racconta Roberta Urso, responsabile delle pubbliche relazioni, “ha suscitato l’interesse anche di giornalisti della stampa estera e nazionale, dal New York Times alle più importanti testate di settore, che hanno deciso di venire a Menfi per raccontare ai loro lettori questa manifestazione legata alla vendemmia che nei numeri, penso ai giorni di apertura al pubblico, alle diverse attività in programma e al coinvolgimento di un così ampio territorio, può considerarsi la più imponente di tutta Europa”.

Intanto, da parte di coloro che stanno decidendo di prendere parte alla manifestazione e vogliono raccogliere informazioni, il sito della manifestazione (www.mandrarossatour.it) è preso d’assalto e nella pagina Facebook dedicata (Mandrarossa Wines), che in poche settimana conta già circa 3.500 fan, è un rincorrersi di testimonianze con foto e commenti entusiasti. Simona Lo Buglio, sabato 1 settembre, commenta “sono qua ed è tutto stupendo. Brevettate l’evento perché davvero è una manifestazione fuori dal comune”.

Salvatore Li Petri, direttore generale di Cantine Settesoli, ha parole di vera riconoscenza per quanti, e sono centinaia, stanno lavorando giorno e notte per la buona riuscita della manifestazione: “senza il loro apporto non avremmo potuto dare vita a questa kermesse lunga nove giorni e così articolata, in un momento, la vendemmia, di intenso lavoro e concentrazione. Tutto sta funzionando al meglio e siamo certi di poter scrivere una bella pagina di storia per il vino siciliano e per il territorio di Menfi”.

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