Io adoro i cru di Nero d’Avola dell’Azienda Agricola Gulfi, ma questa volta la mia attenzione è caduta sul Reseca, un Sicilia IGT Rosso prodotto con uve Nerello Mascalese. La cantina possiede infatti anche un paio di ettari di vigneto coltivati a Nerello Mascalese in contrada Monte la Guardia nel comune di Randazzo (CT) proprio sul versante nord dell’Etna. Il vigneto è molto vecchio, e ha una densità per ettero di ben 10.000 ceppi, inoltre la particolarità del suolo conferisce a questo cru dell’Etna caratteristiche organolettiche particolari. L’Etna è un territorio complesso e difficile da gestire dal punto di vista vinicolo, e pertanto vini prodotti con uve da terreni vicini possono dare risultati completamente diversi. Risultati che talvolta possono anche ingannare ma che comunque devono essere considerati nella norma per la particolarità del territorio. Insomma ogni vino dell’Etna ha una propria personalità.
Le uve di Nerello Mascalese del Reseca vengono vendemmiate di norma nella seconda decade di ottobre, e vinificate con una lunga macerazione del mosto sulle bucce a temperatura controllata. Dopo la malolattica il vino viene lasciato affinare in barriques per circa due anni, seguono ancora duo o tre anni di affinamento in bottiglia prima della sua commercializzazione. Quindi il vino rimane in cantina presso il produttore per ben quattro/cinque anni. La vendemmia che ho provato io in particolare è quella del 2005, e quindi non proprio l’ultima presente in commercio. Il Reseca Gulfi vendemmia 2005 si presenta con un colore rosso rubino scarico e leggere tonalità mattone. Al naso si presenta con leggere note di ribes, ma soprattutto con un ventaglio di sentori che ricordano le spezie, la terra, il fumo, e la tostatura del legno di affinamento (no niente vaniglia). In bocca il vino è austero e un po tannico, inoltre denota anche una certa sapidità dovuta ad una discreta e gradevole sensazione minerale caratteristica del territorio, finale non eccessivamente lungo. Confesso che il vino non mi ha impressionato molto, forse a causa del caldo di questo giorni o forse a causa del prezzo (circa 25,00 euro in enoteca) per me un tantino alto rispetto alla qualità del prodotto. E’ comunque un vino senza difetti, e che merita l’attenzione di tutte quelle persone che adorano i vini dell’Etna in tutte le loro sfumature.