Ora che l’uva è quasi tutta in cantina è possibile tirare le somme di un’annata nel complesso equilibrata, con qualche sbalzo termico di troppo nel finale, ma ben affrontato dai vignaioli cortonesi con appropriate pratiche agronomiche che hanno permesso alla pianta di subire un minor stress. Se la qualità promette di allinearsi agli ottimi livelli degli scorsi anni, il calo quantitativo sarà intorno al 10%.
Il pronostico di produttori e addetti ai lavori è unanime: il 2011 ha retto bene gli eccessi termici di fine stagione e lascia ben sperare per il futuro. La stagione, infatti, ha regalato un frutto ben equilibrato, grazie a un territorio fortemente collinare, formato da terreni per lo più argillosi che hanno potuto accumulare durante l’anno le riserve idriche necessarie ad affrontare i picchi termici dell’ultimo mese.Il buon andamento delle condizioni atmosferiche riscontrato nel passare delle diverse stagioni ha sicuramente contribuito a quello che potrebbe essere un grande millesimo: un fine inverno caldo e piovoso ha aperto le porte a una primavera mite con piogge, intorno a fine maggio e inizio giugno, che si sono rivelate utili per garantire una buona riserva idrica alla piante, il cui sviluppo è proceduto con un leggero anticipo sull’andamento tradizionale.
La fine del mese di giugno e l’inizio del mese di luglio particolarmente caldi hanno accelerato le ultime fasi di sviluppo dei grappoli. L’agosto molto caldo e con assenza di piogge aiutato dall’ottima escursione termica di settembre, ha completato la maturazione dei grappoli la cui quantità però nel 2011 cala di circa il 10% rispetto alle passate stagioni. Naturalmente sarà solo il tempo a darci il responso finale su questo 2011. La prima decade del 2010 ci ha regalato un filotto di annate di grande qualità, il nuovo decennio sembra poter proseguire questa tendenza con un 2011 che ha tutte le premesse per darci delle grandi soddisfazioni nei prossimi anni”.
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