Forte delle sue radici cinematografiche, Rocca delle Macie racconta per immagini la sua storia. Ma non sono i soliti video aziendali. Poche parole, stralci di racconti pacati e intimi che sono sufficienti a descrivere emozioni e sentimenti. La famiglia Zingarelli apre le porte di casa per mostrarsi, far sentire il percorso quasi quarantennale di impegno e di lavoro, di una passione che parte da lontano. Da quando Italo Zingarelli, il fondatore di Rocca, riesce ad avere tanto successo con la produzione dei suoi film da poter coronare il suo sogno e acquistare una tenuta a Castellina in Chianti e diventare protagonista anche nel mondo del vino, che in quel momento era ancora tutto da scoprire.
Nei video che raccontano questa storia si sente il sapore dei tempi in cui contavano ancora le strette di mano, quando i legami che nascevano sulla terra, tra i vigneti erano di quelli che non sarebbero mai più finiti. Un mondo che aveva in comune lo stesso codice carico di umanità, quella vera, quella che non ha bisogno di sovrastrutture, dove è sufficiente una panchina sotto l’albero per dire le cose come sono andate, per fare progetti, per lasciarsi andare a due chiacchiere insieme a un buon bicchiere di vino.
Questo è quanto vogliono raccontare nei video la moglie, i figli, i nipoti di Italo Zingarelli, non l’apologia del perfetto produttore, ma i sentimenti di persone che credono in quello che fanno, un’umanità estesa dove la dignità del vecchio contadino che ha visto nascere l’azienda ha lo stesso valore del suo titolare. Dove per un attimo ci si può concedere il lusso di accantonare il planning, il marketing, il branding e condividere un pensiero anche solo con uno sguardo.
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