Nei vigneti Feudo Antico è ancora in pieno svolgimento la vendemmia 2011, che si dimostra di buona qualità per tutte le varietà, sfiorando l’eccellenza per i vini bianchi. In cantina si pensa però già al futuro e la ricerca sarà sempre più l’imperativo per la prima azienda ad aver creduto nella doc Tullum. A inizio anno, infatti, Feudo Antico ha superato i confini della doc Tullum, una delle più piccole d’Italia, per arrivare a Castel di Sangro (AQ) presso Casadonna, il nuovo progetto di Niko Romito, uno degli chef italiani che più sta facendo parlare di sé. Qui è stato avviato lo studio per il recupero delle aree marginali montane, grazie alla viticoltura. Il vigneto, posto ad un’altitudine di mille metri, è composto dall’autoctono Pecorino ma anche da varietà internazionali come Traminer, Vetliner, Riesling, Silvaner e il Pinot Nero. Quest’ultimo sta rispondendo particolarmente bene tanto che, ad un solo anno dall’impianto, sono comparsi i primi grappoli. La presentazione ufficiale del progetto avverrà il 24 ottobre a Casadonna. In quella occasione Feudo Antico presenterà anche i nuovi vini: Tullum Rosso Riserva e Tullum Passito.
Nel frattempo in cantina, a Tollo, prendono forma nuovi progetti. L’obiettivo sarà da un lato il recupero delle tradizioni, dall’altro una spinta ancor più decisa verso l’innovazione. Il primo impegno sarà la scelta di non utilizzare lieviti commerciali selezionati ma di affidare alla “natura”il Bianco Tullum, seguendo il metodo già adottato per il Rosso, ovvero basandosi sulla fermentazione spontanea data dai lieviti presenti naturalmente in cantina. Questi vini non subiranno né filtrazione né stabilizzazione e si recupererà così la tradizione di come un tempo si faceva il vino in Abruzzo. Guarderà invece al futuro il progetto “bollicine”, spumante Metodo Classico con un affinamento di 36 mesi, che uscirà nel 2014. Vino Blanc de Blanc ottenuto da uve Chardonnay, sarà uno dei primi esempi di spumante di alta qualità Made in Abruzzo.
