Firriato versus Perlage Wines

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Ormai i siti web aziendali possono essere considerati a tutti gli effetti lo standard de facto della comunicazione. Infatti con i siti web è possibile comunicare con una moltitudine di soggetti eterogenei quali i clienti, i potenziali clienti, gli impiegati, i partners, i fornitori, etc. etc. Avere pertanto un ottimo sito web è per le aziende, e quindi anche per le cantine, un vero e proprio must. Purtroppo quando i resposanbili aziendali si recano in qualche web agency (nei casi migliori), o dall’amico dell’amico (nei casi peggiori), per avere un sito web o fare il restyling del vecchio non hanno bene in mente quello che vogliono, e soprattutto non sanno nulla ne di web design, e neppure di web marketing. Dopotutto è logico, loro si intendono di vino!!! Quindi la possibilità di prendere una cantonata è alta.

Screenshot sito web www.firriato.it
Screenshot sito web www.firriato.it
Screenshot sito web www.perlagewines.com
Screenshot sito web www.perlagewines.com

Vediamo allora se queste due cantine, Firriato e Perlage Wine, hanno saputo evitare la cantonata. Prendo in considerazione questi due siti web perché, sono abbastanza recenti, il loro restyling è stato messo online giusto nel periodo dell’ultimo Vinitaly, quindi grosso modo due mesi fa. La mia analisi sarà in un certo senso una sorta di analisi dei punti di forza e di debolezza dei siti web, visti dal punto di vista del marketing. Non dimentichiamo che un sito web sito web è una vera e propria vetrina sul mondo, aperta 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno, dunque deve svolgere egregiamente il suo compito nell’ottica degli obiettivi aziendali, e poterlo fare deve essere assolutamente impeccabile. E credetemi sulla rete è possibile trovare decine e decine di decaloghi per siti web di successo.

La prima cosa che salta agli occhi, e che entrambe le cantine hanno puntato tutto sulla tecnologia Flash di Adobe per la loro presenza sul web. Sbagliando! La tecnologia Flash, è bella, anzi bellissima per i micrositi dedicati per esempio ad un unico prodotto, ma per siti aziendali istituzionali bisognerebbe lasciar perdere Flash, quest’ultimo infatti non consente l’ottimizzazione per i motori di ricerca. E i motori di ricerca sono quelli che portano il traffico. Più traffico uguale più clienti. A tutte le cantine per il prossimo futuro consiglio vivamente di utilizzare una soluzione solidissima come WordPress. Vi spiegherò le motivazioni in un prossimo articolo se ne avrò il tempo.

A questo punto trattandosi di due restyling di siti web già esistenti sono andato a controllare se era stato fatto il redirect permanente (codice HTTP 301, Moved Permanently). Il redirect permanente indica ai clients dei visitatori, o agli spider dei motori di ricerca che l’URL richiesta è stata trasferita in maniera permanente verso una nuova URL. Nel caso dei motori di ricerca è molto utile per evitare che lo spider continui a visitare anche la vecchia o che al peggio non la trovi più. In ambiente SEO questo accorgimento è molto utilizzato poiché consente di spostare un dominio o una pagina ad un altro indirizzo senza perdere il potere e il posizionamento acquisito dalla vecchia pagina. In poche parole conserva il vecchio traffico generato dal vecchio sito web. Nel caso del sito web di Firriato, il redirect permanent è stato fatto correttamente, mentre nel caso del sito web di Perlage Wines è stato invece completamente trascurato. Quindi un piccolo punticino a favore di Firriato. Tuttavia nel medio e lungo periodo entrambi i siti avranno un calo dei visitatori del sito rispetto al passato per la tecnologia scelta.

Fatta questa premessa, son passato immediatamente ad analizzare l’estetica dei due siti web, e valutare globalmente la Brand Consistency, e l’Appeal. L’intro del sito web della cantina Firriato mi lascia un tantino perplesso, si apre infatti con un cerchio di farfalle rosa attorno ad un mouse marchiato con il nuovo logo stilizzato della cantina. Boh! Il messaggio iniziale del sito web sarebbe dovuto essere il vino. Per il resto il sito web è molto ordinato, con delle belle immagini, e sufficientemente consistente con l’immagine che la cantina vuol dare di se. Globalmente, almeno personalmente, non mi prende più di tanto. Tutt’altra musica invece l’aspetto del sito web della cantina Perlage. Il messaggio aziendale è chiarissimo sin dai primi fotogrammi. Il prodotto, il territorio, le persone, le tradizioni, insomma un messaggio veramente azzeccato. Anche questo sito si presenta molto ben fatto, ordinato nella grafica, con colori chiari e una leggibilità ottima, contrariamente a quello di Firriato, molto scuro e poco contrastato. La navigabilità è buona per entrambi i siti web, con qualche bello spunto per quello di Perlage, che è dotato di una doppia sistema di navigazione. Infatti, oltre al classico menu in linea, sul sito web della cantina Perlage è possibile navigare cliccando direttamente sui personaggi e gli oggetti del filmato Flash.

Passiamo adesso ai contenuti. Spesso i siti web realizzati in Flash sono belli esteticamente, ma molto scarsi nei contenuti. E i due siti web, sia quello della cantina Firriato, che quello della cantina Perlage confermano la regola. Su entrambi infatti troviamo il minimo indispensabile, e niente più. Invece al contrario un sito web dovrebbe essere ricco di contenuti. Più contenuti uguale più visitatori. Nel caso dei due siti in questione però avere più contenuti non sarebbe servito a nulla, infatti essendo realizzati interamente in Flash si è optato sin da subito per non farsi trovare sulla rete.

Infine, dal punto di vista social, la possibilità di interagire con le cantine è praticamente nulla, ci si può semplicemente inscrivere alle newsletter e poco più (Perlage ha anche un blog). Insomma in termini di Call-To-Action i due siti web lasciano proprio a desiderare. Il mio voto? Il sito della cantina Perlage è stato promosso con una sufficienza, ma niente di più, mentre quello di Firriato purtroppo devo rimandarlo, è insufficiente!

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4 Commenti

  1. Buongiorno Fabio, sono Erika Gallon, resp. marketing dell’az. Perlage e volevo innanzitutto ringraziarla per l’attenzione rivolta al nostro sito, diciamo che ha fatto colpo! Mi ha molto colpito l’analisi approfondita che ha fatto del sito e ne ho parlato proprio con il nostro webmaster, proprio per capire se era possibile migliorare le performance della nostra comunicazione web. Lui, molto professionalemente, mi ha inviato una controanalisi che mi sembra molto buona. Riporto qui sotto. Io la ringrazio ancora per il servizio che fa a noi cantine (seguo Bere il Vino regolarmente) e le chiedo, se possibile, di poter pubblicare la nostra risposta al suo feed sopra. Saluti

    La prima cosa che salta agli occhi, e che entrambe le cantine hanno puntato tutto sulla tecnologia Flash di
    Adobe per la loro presenza sul web. Sbagliando! La tecnologia Flash, è bella, anzi bellissima per i micrositi
    dedicati per esempio ad un unico prodotto, ma per siti aziendali istituzionali bisognerebbe lasciar perdere
    Flash, quest’ultimo infatti non consente l’ottimizzazione per i motori di ricerca.
    Errato: il relatore sostiene una cosa completamente inesatta e dimostra una scarsa conoscenza delle
    tecniche di posizionamento, quantomeno di quelle relative ai siti in flash. Questo è un fatto piuttosto
    comune poiché per posizionare un sito in flash sono necessarie delle conoscenze che chi lavora su siti in
    html generalmente non ha. La tecnica in questione è quella dell’swfObject, che oltre ad effettuare un check
    sulla versione installata del player, mette a disposizione tutto il contenuto testuale del sito agli spider dei
    motori di ricerca. Ciò significa, in parole povere, che i motori di ricerca hanno a disposizione tutto il
    contenuto del sito per indicizzarlo. Aggiungo inoltre che esistono altre tecniche per migliorare il
    posizionamento di un sito in flash come ad esempio quella delle welcome pages: la creazione di pagine con
    contenuto ad hoc che reindirizzano successivamente al sito vero e proprio; in questo caso però andiamo a
    parlare di una vera e propria campagna di posizionamento (con conseguente progettazione, esecuzione,
    controllo dei risultati), che esula da quella standard inclusa nel nostro progetto e che comunque io ritengo
    più che sufficiente (nella maggior parte dei siti che visito non viene eseguita nemmeno questa…).
    E i motori di ricerca sono quelli che portano il traffico. Più traffico uguale più clienti.
    A tutte le cantine per il prossimo futuro consiglio vivamente di utilizzare una soluzione solidissima come
    Wordpress.
    NB: il vecchio sito di Perlage era proprio costruito sulla piattaforma WordPress..
    il redirect permanent è stato fatto correttamente, mentre
    nel caso del sito web di Perlage Wines è stato invece completamente trascurato. Quindi un piccolo
    punticino a favore di Firriato.
    Errato: il sito di Perlage non ha cambiato indirizzo di accesso, la pagina era ed è rimasta la stessa, quindi il
    motore ha continuato a visitare la solita pagina, trovando i nuovi contenuti completamente a disposizione.
    Tuttavia nel medio e lungo periodo entrambi i siti avranno un calo dei visitatori del sito rispetto al passato
    per la tecnologia scelta.
    Errato: vedi il primo punto analizzato.
    E i due siti web, sia quello della cantina Firriato, che quello della cantina Perlage confermano
    la regola. Su entrambi infatti troviamo il minimo indispensabile, e niente più. Invece al contrario un sito web
    dovrebbe essere ricco di contenuti.
    Il sito di Perlage non è povero di contenuti: ricette locali, approfondimenti sui vigneti, consigli su dove
    mangiare e dove dormire in zona, mi sembrano molto più del minimo indispensabile.
    Più contenuti uguale più visitatori.
    In realtà questa è una teoria molto discutibile: gli utenti per cercare contenuti generici utilizzano nella
    maggior parte dei casi siti riconosciuti appunto come fornitori di contenuti (se devono trovare un significato
    di una parola navigano su wikipedia, se cercano un video lo fanno su youtube e così via), il sito Perlage è
    stato invece pensato e realizzato per permettere all’utente di trovare ciò che sta cercando in poco tempo,
    senza fronzoli o distrazioni che gli facciano perdere troppo tempo.
    Nel caso dei due siti in questione però avere più contenuti non sarebbe servito a nulla, infatti essendo
    realizzati interamente in Flash si è optato sin da subito per non farsi trovare sulla rete.
    Errato: vedi il primo punto analizzato.
    Infine, dal punto di vista social, la possibilità di interagire con le cantine è praticamente nulla, ci si può semplicemente
    inscrivere alle newsletter e poco più (Perlage ha anche un blog). Insomma in termini di Call-To-
    Action i due siti web lasciano proprio a desiderare.
    Errato: forse il relatore non ha visitato la sezione interamente dedicata alla condivisione dei contenuti, denominata
    send and share dove, oltre che la condivisione del sito sui principali social network, è possibile
    spedire una mail di segnalazione del sito via mail ad un amico.

    • Salve signora Gallon, nessun problema a pubblicare le risposte del suo collaboratore, ci mancherebbe. Ma devo tuttavia rispondere di ritorno a quanto detto.
      E’ tutto verissimo quello che dice il suo collaboratore. La tecnica di cui parla il suo collaboratore, swfObject, permette di effettuare un check sulla versione installata del player, e mette a disposizione tutto il contenuto testuale del sito agli spider dei motori di ricerca. Quindi stiamo parlando di indicizzazione, e non di ottimizzazione. L’ottimizzazione è tutta un’altra cosa. Non è sufficiente utilizzare la tecnica menzionata per ottenere la prima posizione nelle SERP per determinate parole chiavi, ma bisognerebbe fare molto ma molto di più. Con pagine statiche e dinamiche (es. WordPress), non solo è più facile fare l’ottimizzazione, ma anche i risultati sono decisamente migliori. A conferma di ciò vi faccio una domanda semplice semplice… avete mai visto siti di e-commerce realizzazi con Flash? Semplicemente no, perché i risultati dell’ottimizzazione non sarebbero soddisfacenti.
      Confermo il vostro sito web è ben indicizzato, purtroppo per voi una sola pagina però, l’unica che avete http://www.perlagewines.com! Essendo realizzato interamente in Flash! Basta infatti cercare con google “site:www.perlagewines.com” e vedrete che la pagina indicizzata è una sola. Più pagine indicizzate significa poter ottimizzare un sito per un maggior numero di parole chiavi, quindi più visitatori, e pertanto un maggior numero di potenziali clienti. Facciamo ancora una piccola prova, così a caso. Cerchiamo con Google “riva moretta”, è il nome di uno dei vostri vini, ecco in questo caso vi trovate tra le prime posizioni della prima pagina delle SERP, ma se cerchiamo “prosecco di valdobbiadene” voi non comparite neppure nelle prime 6 pagine delle SERP, non sono andato oltre ovviamente. Mentre il primo risultato è giustificabile dal fatto che si riferisce ad un vostro personalissimo nome di vino, e quindi normale la posizione raggiunta, con il secondo, molto più generico e importante ovviamente, non siete nelle prime pagine semplicemente perché non c’è l’ottimizzazione che intendo io. Con una sola pagina non puoi ottimizzarla per decine e decine di keywords o keyphrase. Potrei stare qui ore e ore a discutere di ottimizzazione ma non ho il tempo materiale, e purtroppo mi devo fermare, ma vi consiglio di ottimizzare i file pdf delle vostre schede dei vini, almeno così facendo aumentano le pagine indicizzate e ben posizionate da Google. Avete controllato e confrontato il numero di visitatori provenienti dai motori di ricerca con il vecchio e nuovo sito? Io dico che sono diminuiti. A voi la possibilità di smentirmi facendomi vedere le statistiche.
      Per quanto riguarda il redirect confermo che non è stato fatto correttamente, forse in minima parte si, ma non per tutte le pagine indicizzate del vecchio sito. Purtroppo adesso a distanza di mesi non posso più controllare. Il vecchio sito è completamente sparito, io invece l’avrei lasciato. Poi quando parlo di redirect intendo dalla “vecchia-pagina-x” alla “nuova-pagina-x”, ma essendo il sito completamente in Flash è chiaro che l’unica pagina dove puntare sia http://www.perlagewines.com, non ne esistono delle altre veramente “reali”. Comunque questo del redirect è il male minore, se i visitatori che arrivavano nelle diverse pagine del vecchio sito erano poche, non si è perso molto. Io mi preoccuperei di più dell’ottimizzazione del sito per i motori di ricerca.
      Per quanto riguarda invece i contenuti confermo tutto, sul sito è presente il minimo indispensabile e niente di più. In tutto questo non c’è nulla di male però, infatti su Internet si trova molto di peggio, almeno nel panorama vitivinicolo italiano. A conferma di ciò, per dimostrare che il contenuto è davvero poco, se faccio il conteggio dei caratteri, questo mio commento rappresenta ben oltre il 10% di tutto il contenuto presente sul vostro sito . I contenuti sono, e rimarranno sempre importantissimi. Più contenuti, e più pagine, significano sempre più visitatori, e quindi potenziali clienti.
      Infine, riguardo la presenza di eventuali Call-to-Action, l’unica che considero di tipo forte è la newsletter, invece la sezione Send & Share la considero di tipo debole. L’azione che preferisco deve essere verso di me, e non verso l’esterno. Quindi un punto per la newsletter, e zero virgola qualche cosa per Send & Share. I commenti lasciati nel blog possono anche essere considerati anche essi come una Call-toAction, ma il vostro blog è tuttora abbandonato. Quindi anche qui non ho poi tutti i torti. In conclusione, globalmente, considero il vostro sito web ben fatto, e merità un bel 6 pieno!!!
      Ah dimenticavo, in questo mio commento ho totalizzato ben 4980 caratteri (spazi inclusi), contro i 29126 del testo presento sul vostro sito web (l’ho prelevato dalla cache di Google), in parole povere ho superato il 15% della lunghezza del contenuto presente sul vostro sito web con un solo commento.

  2. Hi,
    great post and please know that I read it with a lot of interest . You are 100% right, having a flash website is not a good idea in terms of SEO Copy and site optimization in general. I work as a social media free lance press release specialist and it’s amazing how many companies here just would rather just save money than do things the right way. If I knew how to say this correctly in Italian, I would, I understand it completely but have trouble expressing myself in Italian.
    Another thing that is very important if I may join the fray… is SEO Copy in English, for companies who are keen on exporting it is vital to have well written copy in English. This is my specialty.

    Take care and happy holidays from the city of wine and wind, Marsala.

    Deika Elmi

    • Ciao Deika, purtroppo i produttori di vino preferiscono i siti web in Flash perché non ne capiscono nulla di web design, quindi quando vedono una bella intro in movimento la trovano semplicemente “cool”… non pensano al sito web come a uno strumento strategico per la propria cantina. Per loro il sito web è un accessorio, esattamente come quelle persone che comprano l’iPhone per far vedere che lo hanno anche loro…

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