Regaleali di Tasca d’Almerita: 50 anni portati bene

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Ha 50 anni ma non li dimostra. È un vino che ha fatto la storia del vino, e del vino siciliano in particolare, ma ancora oggi la sua caratteristica più importante è l’attualità! È Regaleali, il vino che deve il suo nome all’antico feudo di origini arabe, cuore produttivo della storica cantina siciliana Tasca d’Almerita. Il nerbo di questo vino è testimoniato dalle tracce indelebili che ha lasciato nella storia. il toponimo arabo “Rahal Ali” è segnalato in un documento risalente al XII secolo: Regaleali si chiama oggi, crocevia della Sicilia, al centro esatto dell’isola, sul confine tra le province di Palermo e Caltanissetta. Una memoria relativa alla contea datata 1580 fa menzione di un territorio denominato “vigna di Recaliali”. È da qui che si irradia la rivoluzione siciliana dal sistema della masseria al latifondo.

Il vino Regaleali, Bianco e Rosso, compariva accanto ai nomi dei migliori vini di Francia e di Germania nei menù della contessa d’Almerita, dama molto in vista nell’alta società d’Europa nella seconda metà dell’Ottocento. Nel 1871 all’Esposizione di Siracusa, veniva assegnata una Medaglia d’Onore al vino di Regaleali. Così fino alla metà del Novecento, quando Giuseppe Tasca d’Almerita, quinta generazione, coadiuvato dalla moglie Franca Cammarata, afferra con amore le redini della tenuta: “Cercando di assecondare la natura, produciamo questo vino frutto della terra e degli uomini che lavorano con noi”.

In questi anni la Tenuta di Regaleali riceve la visita di Mario Soldati: “La perfezione, la modernità, la pulizia, che già saltano agli occhi girando per i vigneti, sono confermate visitando le cantine e i cortili del castello, dove tutto è chiaro, vivo, gradevole nonostante l’antichità, la bellezza e il buon gusto: un caso unico. Della squisitezza del Bianco Regaleali, ho già detto”, scrive in “Vino al vino”.

Già apprezzatissimo, Regaleali Bianco sale definitivamente ai vertici del successo grazie ai consigli del famoso enologo Ezio Rivella: in vigna avviò il rinnovamento con l’utilizzo dell’allevamento a Spalliera anche per i vini di qualità e con l’adozione di altre varietà italiche nel rispetto delle siciliane per eccellenza. E’ passato molto tempo da quella data, ma lo spirito di rinnovamento si tramanda immutato ormai da sette generazioni.

“Vino bandiera”, “miglior vino”, “uno dei più nobili vini d’Italia”: sono solo alcuni degli appellativi attribuiti a questa etichetta, che si è meritata addirittura una menzione in uno schema di Alessandro Bartezzaghi per la Settimana Enigmistica. Regaleali, il primogenito della Tenuta Tasca d’Almerita, compie 50 anni. Il suo successo trova riscontro anche nella distribuzione, che ormai conta 64 Paesi del mondo, dove una semplice bottiglia porta il messaggio “divino” di una terra e degli uomini che fanno grande la Sicilia enologica.


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