Chardonnay 1996 di Terlano: Rarità presentata con successo al Vinitaly

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La scelta per quanto riguarda la varietà e l’annata della rarità della Cantina di Terlano è seguita con molta attenzione anche a livello internazionale. In inverno quando l’enologo Rudi Kofler conduce le sue prove in cantina, non passano di certo inosservate le 14 piccole botti di acciaio da 2.500 litri nelle quali sono contenute le migliori annate che riposano sui lieviti fini per dieci, venti o anche trenta anni. Innanzitutto i vini restano per quasi un anno in grandi botti di legno, trascorrono poi il periodo di lunga maturazione nei famosi contenitori d’acciaio prima di essere imbottigliati per poi giacere ancora un anno nel vetro fino a raggiungere il livello ottimale di maturazione. Sono 14 le annate che attualmente riposano in botti d’acciaio seguendo questo metodo e che arrivano fino al 1979: si tratta di Pinot Bianco, Chardonnay, Sauvignon Blanc e della cuvée Terlaner.

Dopo lo Chardonnay 1997, il Pinot Bianco 1996, lo Chardonnay 1995 e il Sauvignon 1992 degli anni passati, Rudi Kofler ha scelto di lanciare sul mercato lo Chardonnay 1996 per le vendite del 2010: “Come ogni anno, anche quest’anno siamo riusciti ad imbottigliare 3.340 bottiglie di questa rarità che ha riposato per 10 anni sui lievi fini senza filtrazione. Oggi, a quasi un anno dall’imbottigliamento, scopriamo un vino dai profumi fruttati e con sentori di miele, cui si uniscono leggere note di lievito e spezie. Nonostante la lunga maturazione, il vino si presenta incredibilmente fresco e giovane e al palato risulta morbido ed elegante con lunga persistenza ed una vivace acidità“. La rarità può raggiungere le cantine dei consumatori ad un prezzo di circa 65 euro ed ivi continuare a riposare ancora per alcuni anni.

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