Brunello, Cencioni: E ora torniamo a parlare di vino

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“Il mercato degli USA è di vitale importanza per il Brunello di Montalcino. Non possiamo che esprimere la nostra piena soddisfazione per la firma di oggi del Decreto che chiude definitivamente la questione Usa“. Con queste parole Patrizio Cencioni, Presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, commenta la comunicazione ufficiale del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Gianfranco Galan sulla chiusura definitiva del “caso Brunello”.

Dopo la revoca del TTB americano (Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau) della richiesta di certificazione per l’importazione negli Stati Uniti, infatti, è arrivata oggi anche la firma del Decreto con il quale si stabilisce che, a decorrere dal 1° maggio 2010, non è più necessario disporre di una apposita dichiarazione di conformità del Governo italiano per commerciare oltre oceano il vino Brunello di Montalcino.

“Ringraziamo il Ministro Galan e tutto il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l’interesse vivo che continuano a dimostrare per la nostra terra e per il nostro vino – conclude il Presidente Cencioni – Si tratta di un ulteriore passo avanti che ci auguriamo contribuisca a far sì che stampa, operatori del settore e cittadini si lascino alle spalle vecchie questioni per ricominciare a parlare finalmente di vino”. 


Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino è nato nel 1967 all’indomani del riconoscimento della D.O.C., come libera associazione fra i produttori, intenzionati a tutelare il loro vino il cui prestigio sempre più andava affermandosi. Ha rappresentato in questi anni uno strumento di scrupolosa e responsabile autodisciplina, sollecitando un coagulo fra aziende vecchie e nuove, piccole e grandi, così che le consolidate e sagge abitudini sono diventate una comune strategia per il successo qualitativo. Il Consorzio tutela e valorizza tutti e quattro i vini a denominazione di Montalcino: Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo.


I produttori sono 250 (di cui 200 imbottigliatori), tutti associati al Consorzio. Complessivamente gli ettari a vigneto nel territorio di Montalcino sono 3500 così ripartiti: 2100 ettari coltivati a Brunello di Montalcino; 510 ettari coltivati a Rosso di Montalcino; 50 ettari coltivati a Moscadello di Montalcino; 600 ettari coltivati a Sant’Antimo Doc; la restante parte è coltivata a Igt. Mediamente ogni anno sono prodotte 6.500.000 bottiglie di Brunello di Montalcino, 4.000.000 di Rosso di Montalcino, 80.000 di Moscadello di Montalcino e 500.000 di Sant’Antimo. L’export copre circa il 60% della produzione e il valore complessivo del giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino è mediamente di 140 milioni di Euro.

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