L’instancabile amministratore, nativo di Caldaro, si trova molto bene nel suo ufficio moderno e luminoso in cui affronta le sue nuove mansioni: “Il mio campo d’azione comprende il coordinamento delle diverse sfere di competenza e l’implementazione di strategie e visioni a livello nazionale e internazionale. Al nuovo marchio Andriano bisogna assicurare quel posizionamento sul mercato che gli spetta di diritto per l’eccezionale qualità dei vini. Tutto questo considerando che anche il 2010 sarà un anno movimentato per tutto il settore vitivinicolo internazionale, fattore che bisogna valutare in tutti i diversi mercati”, afferma il dottore in legge che da metà gennaio guida gli affari della Cantina di Terlano in squadra con Klaus Gasser, Rudi Kofler e Willi Tschigg.
Andergassen ha finora ampiamente dimostrato di avere dimestichezza con i numeri, avendo alle spalle un’esperienza pluriennale all’interno di istituti come la Cassa di Risparmio, l’Hypo Tirol Leasing e la Banca Popolare, dove ha coperto posizioni diverse che gli hanno permesso di conquistare una grande professionalità e molte conoscenze in economia aziendale. Ma il nuovo amministratore non è nuovo neanche al mondo del vino, dove ha compiuto i suoi primi passi già quando era studente. L’interesse per questa bevanda nobile è iniziato nel commercio al dettaglio e per il futuro lo stesso Andergassen intende conferire al vino il valore che merita, ossia essere un pezzo di cultura e un simbolo di qualità di vita.
Trascorso il primo mese dall’inizio della sua nuova attività, il nuovo amministratore delegato è fiducioso: “Vedo un’azienda che riserva una grande attenzione alla qualità, con prodotti eccellenti, famosi a livello internazionale e con una struttura organizzativa sviluppata in modo impeccabile dal mio predecessore, Walter Eisendle, sulla quale è possibile continuare a costruire positivamente. Nel decennio passato qui si è lavorato molto per preparare il terreno ad un futuro emozionante”.
