Cantine, vino, e brand bulding, ogni volta che penso a queste tre parole insieme mi vengono i brividi. Alcuni giorni fa mi sono trovato ad ascoltare le lamentele di un produttore vinicolo siciliano, riguardo la difficoltà di vendere vino in una città grande come Palermo, i vini sono buoni, i prezzi anche, ma allora dov’è il problema? La risposta è semplice, nel marchio! Costruire un marchio aziendale nel settore vinicolo è davvero molto complicato, e soprattutto impossibile senza uno sforzo economico considerevole e continuato. Negli ultimi anni, soprattutto prima della crisi economica, parecchie nuove cantine sono entrate nel mercato spinte dal miraggio di facili guadagni. Il vino infatti era visto come una moda, e quando qualcosa diventa una moda la si deve cavalcare, esattamente come le belle onde nel surf. E ora? E ora parecchi produttori vinicoli, soprattutto quelli più giovani e piccoli, si sentono frustrati dagli scarsi ritorni economici. E io posso anche capirli, tanti investimenti in vigna e in cantina, per poi rimanere al palo per gli scarsi risultati. Il livello qualitativo dei vini è buono, addirittura in alcuni casi ottimo o eccellente, ma i risultati non arrivano, e tante cantine si trovano oggi a sopravvivere nella speranza che le cose cambino in meglio nell’immediato futuro. La chiave del successo per una cantina, non è la qualità dei vini, perché questa rappresenta soltanto una condizione necessaria e non sufficiente a garantire il successo in un mercato altamente competitivo come quello vinicolo. Accanto alla qualità bisogna accostare anche il marchio. La costruzione di un marchio è un processo di per se già particolarmente complicato, tuttavia la procedura è anche parecchio standard. Vediamo quali sono brevemente le cose da fare per costruire il marchio di una cantina.
– La comunicazione. E’ di fondamentale importanza focalizzare i propri sforzi sulla comunicazione tra azienda e consumatore. Sito web, article marketing, blog, e social network in primissimo piano. I consumatori devono essere costantemente informati. Oggi non è più possibile fare bene senza utilizzare questi strumenti per la comunicazione aziendale. Quindi se non siete bravi in questi ambiti cercate una buona agenzia di comunicazione che lo sia, e che lo faccia per voi.
– La pubblicità. Non è assolutamente possibile creare un marchio senza investire in pubblicità. Se avete pochi fondi da destinare alla pubblicità, lasciate perdere le riviste di settore e puntate tutte le vostre risorse sulla rete. Campagne banner su portali verticali, e campagne pay per clic sui maggiori motori di ricerca sono la soluzione ideale. E non dimenticate che i risultati sulla rete sono sempre misurabili, al contrario della carta stampata.
– Gli eventi. Degustazioni, fiere, eventi mondani sono tutte buone occasioni per farsi conoscere. Il marchio si crea soprattutto facendosi conoscere. Scegliete di volta in volta l’evento più adatto alle vostre esigenze. Non è detto che l’evento maggiore, per esempio il Vinitaly, sia la soluzione migliore per voi, anche una bella degustazione in una enoteca della vostra zona può dare i suoi buoni frutti.
– L’immagine. Il logo, il design delle etichette e dei cartoni, oppure l’eventuale programma di merchandising, per esempio, sono tutti fattori da non trascurare nel brand building. Rivolgetevi sempre a dei veri professionisti del settore, e non abbiate paura di osare, perché un buon packaging può veramente fare la differenza.
Non voglio scoraggiarvi, ma la strada verso il successo è veramente tortuosa. Quelle sopra elencate sono semplicemente 4 suggerimenti. Ogni cantina dovrebbe trovare il giusto mix. Non dimenticate però che la parola chiave è la perseveranza, non ha senso fermarsi al primo momento di scoramento. Spesso vedo cantine che fanno una campagna banner di qualche mese, e poi basta. Questo è decisamente sbagliato, e non porterà mai a dei risultati. Quando parlo di comunicazione, pubblicità, ed eventi, questi devono essere perseguiti con continuità, senza tentennamenti, per sempre!!! Come diceva il mio professore di marketing all’università. martellare, martellare, e ancora martellare, fino all’ottenimento dei risultati.
Volevo sapere se esistono dei Brand di vino in Italia che uilizzano il marketing sensoriale e come le applicano.
Grazie
La risposta è semplice, praticamente tutte (o quasi) le cantine utilizzano il marketing sensoriale implicitamente, senza saperlo. Un esempio classico di applicazione del marketing sensoriale al vino è la visita in cantina. Alcune cantine hanno degli spazi ad hoc per ricevere i visitatori. Spazi ampi, spesso progettati da architetti famosi, con vista sui vigneti da un lato, e sulle barricaie dall’altro, musica in sottofondo in stile new age, e il profumo del vino a completare l’opera. Durante la permanenza in cantine tutti i sensi dei visitatori sono sottoposti a un “bombardamento” sensoriale che fissa in maniera indelebile quella breve esperienza vissuta in azienda. Eccoti qui un link interessante con alcune belle foto della Cantina Cusumano http://bit.ly/gljH3n. Spero di esserti stato di aiuto.