Innovazione in cantina per continuare a crescere

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E’ passato quasi un mese dal mio ultimo post, ma l’anno è quasi finito e io desideravo pubblicare ancora un piccolo articolo. Ancora un spunto di riflessione per quei produttori seri e volenterosi, che desiderano veramente superare definitivamente questo bruttissimo periodo di crisi. Cosa deve fare una cantina nel prossimo futuro per continuare a crescere e/o mantenere le proprie quote di mercato (il plurale è d’obbligo visto che i mercati possono essere diversi: regionale, nazionale, estero, etc. etc.)? La risposta è innovazione! Ne sono più che convinto. Il mercato del vino crescerà nel momento in cui la nuova generazione di ragazzi arriverà all’età legale per poter bere vino (o alcolici in generale), e quella già maggiorenne finirà gli studi universitari ed entrerà a pieno titolo nel mondo del lavoro. Non sarà una crescita mostruosa ma sarà pur sempre una crescita dell’ordine del 5%. A crisi economica finita, una massa più ampia di consumatori cercherà nuovi marchi e nuovi prodotti. Fermatevi però. Non correte a cambiare i vostri brands! Per innovazione non intendo il cambio del marchio, ma ben altri cambiamenti. Eccone ben 5:

– Nuovi formati dei “contenitori”. In futuro i controlli del tasso alcolemico aumenteranno, quindi è giusto ed intelligente prevedere anche formati più piccoli, diciamo di uno o due bicchieri. Ricordate ancora il prosecco in lattina? Si, lo so vi fa orrore, ma io un pensierino ce lo farei.

– Nome e etichette accattivanti. Il packaging deve essere molto giovanile. Dimenticatevi allora nomi altisonanti, titoli nobiliari, e scudi crociati, non servono. Alla nuova generazione dei consumatori, quella dell’iPod e dell’iPhone non gliene può importare di meno.

– Vitigni autoctoni. I produttori dovrebbero puntare di più sui vitigni autoctoni. La nuova generazione consumerà vini prodotti con uvaggi autoctoni nella propria regione, e vorrà provarne di altri quando si troverà in altre regioni diverse dalla propria per verificarne le differenze.

– Differenziazione. Qui le cose si fanno un tantino più complicate. Dovreste rendere la vostra azienda differente da tutte le altre, specialmente dai diretti concorrenti. Insomma renderla unica. Agricoltura biologica, oppure biodinamica, sono solo due esempi, ma non gli unici.

– Internet. Internet, internet, e ancora internet. Ad intenditori poche parole. Non fermatevi dunque al classico sito web/depliant, ma andate oltre. Blogging, social networking, advertising, etc. etc.

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