Ottima vendemmia per l’Azienda Agricola Maria Pia Castelli di Monte Urano

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Questo è periodo di vendemmia e, dalle prime considerazioni, quella del 2009 sembra essere abbondante e di buona qualità, grazie anche alle condizioni meteo favorevoli: per quest’anno si stima una produzione complessiva di oltre 46 milioni di ettolitri, quindi un quantitativo in linea con quello del 2008. A fare la differenza sarà’ la qualità’, prevista buona quasi ovunque. Si preannuncia un’ottima annata, ad esempio, per l’Azienda Agricola Maria Pia Castelli di Monte Urano (Fm), che sta portando avanti in questi giorni la vendemmia sugli otto ettari della loro vigna, adagiata sulle colline marchigiane: intorno alla metà di Settembre sono state raccolte, manualmente, le uve rosse del Sangiovese, da cui l’azienda ottiene il vino “Orano”. La scorsa settimana invece è stata la volta delle uve bianche, quindi della Passerina, del Pecorino, del Trebbiano e della Malvasia, il cui uvaggio da vita allo “Stella Flora”. In questi giorni si sta procedendo alla raccolta delle uve Montepulciano, per l’”Erasmo Castelli”, vertice della produzione aziendale, e per il “Sant’Isidoro”, il rosato frutto del salasso dei migliori mosti di Montepulciano e Sangiovese .

“I nostri vigneti risultano sani da un punto di vista fitosanitario e le uve sono comunque generalmente di buona qualità’ e con un alto tenore zuccherino – conferma Enrico Bartoletti, titolare dell’azienda insieme alla moglie Maria Pia Castelli – Gli ottimi risultati finora ottenuti sono il frutto di una cura maniacale del vigneto, di un lungo processo di lavorazione in cui sono stati usati solo trattamenti biodinamici e metodi naturali, di un diradamento dei grappoli in eccesso e di un’accurata selezione di quelli migliori. Questo per garantire il principio a cui ci ispiriamo: cioè una maggiore qualità, a fronte di una minore quantità ”


Una volta terminata la vendemmia, si procederà poi con il processo di vinificazione, fondamentale per non rovinare tutto il lavoro fatto in precedenza e ciò che la natura ha donato: si pesa la quantità raccolta, si diraspano i grappoli, poi si mettono a contatto le bucce con il mosto all’interno di botti di acciaio o di legno, avviando così la fermentazione alcolica, che dura dai 15 ai 25 giorni. Dopo questa prima fermentazione, il mosto viene poi inserito nelle botti, dove riposano dai 12 ai 24 mesi, in base alla varietà del vino.


Per info: Maria Pia Castelli – Tel: 0734-841774 – www.mariapiacastelli.itinfo@mariapiacastelli.it

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