Ad Alba si inaugura la 33° edizione di Vinum

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Al via ad Alba, in Piemonte la 33° edizione di Vinum. Nata anni fa con l’intento di dare voce ai vini del territorio di Langa e Roero ed ai tanti viticoltori che animano le colline di queste terre, la manifestazione ha nel tempo cambiato progressivamente pelle, seguendo le evoluzioni che il vino ha registrato in Italia negli ultimi 15 anni. Trentatre edizioni rappresentano un fatto importante e sono anche il segno di politiche promozionali avviate con lungimiranza, quando ancora nessuno pensava al turismo come fattore di sviluppo per i territori rurali. Il calendario colloca l’evento dopo il Vinitaly e non per caso: Vinum è un evento che unisce momenti professionali – con importanti degustazioni guidate e selezione di grandi vini – a proposte dedicate per i turisti del vino.

La manifestazione si svolge nel centro storico di Alba e si collega idealmente con le colline che circondano la città: qui nel tempo sono sorte cinque enoteche regionali e numerose botteghe del vino, castelli un tempo abbandonati sono stati recuperati, molte cantine sono aperte ai visitatori. Vinum è anche l’occasione per fare il punto sui numeri del vigneto di Langa e Roero: uno dei territori leader del vino in Italia e nel mondo che deve la sua celebrità ad uno straordinario patrimonio di vitigni autoctoni esaltati da una felice combinazione fra clima, terroir ed intraprendenza di tanti uomini e donne del vino.


In base ai dati del 2007 (non sono ancora disponibili quelli del 2008) la superficie complessiva vitata per le Docg e Doc del territorio Langhe e Roero è di circa 9.500 ha (con un aumento di circa 1.000 ha rispetto al 2003) per un totale di 11.355 unità vitate, ossia di aziende viticole complessive. Fra i grandi rossi sono 317 le aziende imbottigliatrici di Barolo Docg e 187 quelle del Barbaresco Docg, il che mette in evidenza una crescita (peraltro costante nell’ultimo decennio) delle aziende che si fregiano delle Denominazioni, rispetto ai primi dati completi del piano controlli, che nel 2006 ne registrava rispettivamente 254 e 176.


Il 67% del Barolo prodotto viene oggi esportato in tutto il mondo, mentre la quota del Barbaresco è di circa il 52%; gli ultimi dati riferiscono di una leggera flessione dell’importazione statunitense, mentre tengono gli altri Paesi tradizionalmente acquirenti (come ad esempio Canada, Regno Unito, Germania e Svizzera). Fra le note più positive l’affacciarsi di nuovi mercati che hanno fatto salire il numero dei Paesi importatori.


Tra le aziende imbottigliatrici di Barolo e Barbaresco molte si dedicano anche al Dolcetto: la Docg Dogliani ne conta 42, mentre per le altre doc del Dolcetto: 45 sono le aziende del Dolcetto di Diano d’Alba, 88 quelle del Dolcetto di Dogliani, 7 del Dolcetto Langhe Monregalesi, 98 del Langhe Dolcetto e ben 305 le aziende del Dolcetto d’Alba.


Per le altre Doc del territorio: 388 sono le aziende imbottigliatrici di Barbera d’Alba Doc, 147 di Nebbiolo d’Alba, 125 di Roero, 60 di Langhe Arneis, 12 di Langhe Bianco, 31 di Langhe Chardonnay, 35 di Langhe Favorita, 13 di Langhe Freisa, 150 di Langhe Nebbiolo, 74, di Langhe Rosso e 7 di Verduno Pelaverga.


Questi vini saranno i protagonisti della rassegna con la presentazione delle nuove annate e tutta una serie di degustazioni professionali ed approfondimenti. Per esaltare una vocazione sempre più internazionale dell’evento sarà il Barolo a fare gli onori di casa ospitando confronti con i pinot noir della Borgogna, i grandi rossi di Chateneuf du Pape e dialogando con altri due grandi della viticoltura italiana: il Brunello di Montalcino e l’Amarone della Valpolicella.

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