Acquedotto agricolo sulle colline del Candia, al via il censimento

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Acquedotto agricolo: al via il censimento. Al Consorzio di Candia dei Colli Apuani il compito di raccogliere le adesioni da parte degli agricoltori-viticoltori che intendono allacciarsi al serpentone di 6 chilometri che rifornirà d’acqua oltre 70 ettari di vigneti sul versante apuano nel tratto meridionale del Monte Pretina. In tutto circa 200 le attività agricole nella zona compresa tra la Pieve, Via San Vitale, Via Salvetti, Via Ponte del Vescovo Via dell’Uva fino alla frazione di Scurtarola in prossimità del ristorante “La Renza”, che dovrebbero essere interessate a “connettersi.

Dopo 10 anni di gestazione, indecisioni e false partenze, è finalmente arrivato ad una svolta decisiva la realizzazione del primo lotto dell’acquedotto agricolo già inseritodall’amministrazione di Massa all’interno del programma triennale delle opere pubbliche 2008-2010 per un investimento complessivo di circa 700 mila euro. Un’opera sospirata dagli agricoltori, ed in particolare dai produttori del Candia del Colli Apuani, per contrastare il fenomeno della siccità durante i mesi estivi e per contribuire ad una migliore capillarizzazione dei trattamenti che costituiscono, in particolari condizioni climatiche, l’unica misura per contrastare fenomeni come la flavescenza dorata che hanno, in più occasioni, danneggiato le produzioni.


Le aziende hanno ora tempo fino al 15 maggio per presentare la loro richiesta di allacciamento recandosi presso gli uffici del Consorzio del Candia (uffici Coldiretti Massa, Piazza Matteotti al secondo piano. Dal lunedì al venerdì dall9 alle 12,30). La rete sarà infatti preventivamente predisposta e realizzata anche sulla base del numero di richieste di allacciamento che saranno pervenute. Maggiori saranno le adesioni, minore sarà il costo per ogni singolo. “E’ l’opera che l’agricoltura e i viticoltori del Candia aspettavano da anni – spiega Roberto Verzanini, Direttore del Consorzio – finalmente questa amministrazione ha dato corpo e gambe ad una infrastruttura necessaria per far fare quel salto di qualità anche ai piccoli produttori. In questo modo non ne beneficeranno solo i grandi produttori. I benefici saranno soprattutto per quelle aziende più piccole che non hanno a disposizione mezzi e risorse umane per portare l’acqua sui terrazzamenti e per proteggersi da siccità e flavescenza. Un handicap che ha limitato fortemente la produttività delle vigne e la loro redditività e reso meno appetibile l’investire sul Candia. L’acquedotto darà nuovo impulso al settore. Invito tutte le aziende e i singoli agricoltori che saranno interessati dall’opera a fare richiesta di allacciamento”.


Ma non sarà solo un’opera finalizzata a valorizzare e aiutare la viticoltura eroica, chiamata così per le tante difficoltà che incontrano i produttori nel lavorare la vigna a causa delle forti pendenze e dall’impossibilità di utilizzare macchinari. L’acquedotto permetterà di mettere in sicurezza i versanti caratterizzati da fragilità idrogeologiche ed i tratti di Via dell’Uva interessati dal passaggio dei tubi attraverso l’asfaltamento della strada. Per le Colline di Candia, versante massese, si apre una fase molto importante per la definitiva consacrazione di un prodotto che dal 2010 potrà contare anche sulla Doc per il rosso.


A spiegare operativamente come sarà realizzata quest’opera è l’assessore ai Lavori Pubblici, Fabrizio Brizzi che ha avuto il merito di dare una forte accelerata al progetto: “Saranno realizzati due pozzi – spiega Brizzi – con relativa cabina elettrica lungo Via San Vitale dove si trova il lavatoio comunale in zona Mirteto. E’ prevista la realizzazione di adduttrici e distributrici lungo Via San Vitale, Via Salvetti, Via Ponte del Vescovo, Via dell’Uva fino alla statua della Maestà e da qui, fino a ricollegarsi con la rete esistente in prossimità de “La Renza” e lungo il viottolo Monte Pretina. Proprio in quest’area verrà installato un gruppo di aumento di pressione dimensionato per garantire un’adeguata pressione di fornitura anche alle utenze poste alle quote più elevate. L’asfaltatura della strada sarà l’altro degli interventi importanti”. Brizzi infine sottolinea la volontà dell’amministrazione di puntare sul Candia come strumento di attrazione turistica. “Le colline del Candia non si toccano. Lo abbiamo ribadito anche nel Piano Strutturale. Dopo anni questa amministrazione è riuscita a portare a compimento un’opera invocata dal mondo agricolo; l’agricoltura ed il Candia sono settori strategici per un territorio che vuol fare del turismo enogastronomico e paesaggistico un punto di forza e un motivo per visitare la nostra terra”.

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