Banear, l’innovazione nella tradizione. La più grande Cantina della provincia di Udine crea l’omoni

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Mamàn, Redrôs e Sabidìne. Sono i nomi in  “marilenghe” scelti dalla cooperativa Banear,la più grande Cantina della Provincia di Udine con una produzione annua di oltre 4 milioni di bottiglie, per indicare i tre aromatici della sua nuova linea, l’omonima Banear. Un modo per ribadire l’appartenenza al territorio – la cooperativa ha sede a Treppo Grande (Ud) nel cuore del Friuli Collinare – e regalare allo stesso tempo un tocco di originalità a questi vini, che già saltano all’occhio per l’accattivante packaging delle bottiglie che le caratterizza, a partire dalle etichette tondeggianti dai colori vivaci. Mamàn, in friulano un saluto affettuoso scambiato fra amici, corrisponde ad un bianco corposo e morbido: una presenza importante e costante nel convivio. Il secondo, Redrôs, si traduce letteralmente con “al contrario” eppure, grazie ad un arguto gioco di parole, si ricollega facilmente al colore di questo vino (red in inglese e rôs in friulano significano rosso in entrambe le lingue). Sabidìne, infine, è una serata infrasettimanale; si riferisce ad un rosè non particolarmente forte e piacevole da degustare in qualsiasi momento, anche inaspettato.

Oltre alle 3 etichette di aromatici, la linea – che sarà distribuita nel canale Ho.Re.Ca. – comprende un “poker” di rossi della Doc Friuli Grave (Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot e Refosco dal Peduncolo Rosso), altrettanti bianchi (Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon e Tocai friulano), due Brut (Brut Prosecco e Brut Rosè) e tre autoctoni: lo Schioppettino e il Picolit provenienti dalla zona DOC Colli Orientali del Friuli, e la Ribolla gialla, un IGT delle Venezie. Tutti vini che provengono da uve DOC ma anche IGT. “Questa caratteristica – spiega Franco Canciani, direttore commerciale Banear – dà la garanzia di prendere dalla zona DOC più vocata il vino che meglio rappresenta quell’area. Riponiamo grandi aspettative su questa linea, che incarna il massimo di quanto offre Banear in termini di miglior prodotto al prezzo più conveniente”.

Lanciare queste nuove bottiglie assume anche un’ulteriore valenza: Banear è la prima linea in assoluto a mettere in luce il marchio Banear con un’etichetta dedicata, secondo una precisa politica aziendale volta al rafforzamento dell’identità della cooperativa. “Finora – spiega Franco Canciani – abbiamo valorizzato soprattutto le singole linee dei diversi soci della cooperativa: da Castellarin a Casal del Ronco, da Rosso Rosso a Tentazioni d’Aba. Ora, invece, intendiamo far conoscere al pubblico tutte le nostre tipologie di vini – diverse per provenienza dell’uvaggio e qualità – sotto l’unica egida del marchio Banear. La nuova linea nasce proprio con questo ambizioso obiettivo”.  E per colpire l’attenzione Banear ha pensato ad un’immagine curata nei minimi dettagli. “Basta guardare le etichette: da quelle insolite, tondeggianti e colorate dei tre aromatici a quelle più sobrie ed eleganti dei rossi e dei bianchi”. Ma non è tutto. “Anche il nuovo Sito Internet in preparazione – continua Canciani – desterà molte sorprese agli addetti ai lavori e non”.

Tutto perfettamente in linea con la filosofia della cooperativa. “Vogliamo introdurre – chiarisce Canciani – un modo nuovo di concepire il vino. Questo è possibile solo staccandoci nettamente da quella sorta di immobilismo che spesso aleggia fra i produttori locali del settore. Troppo spesso si adagiano sulla convinzione che in Friuli Venezia Giulia non ci sia nulla da imparare nella produzione del vino, solo perché si fonda su una tradizione lunga secoli. Banear invece, pur restando fedele alla cultura vitivinicola della regione, vuole distinguersi per umiltà, creatività ed originalità”.

Negli ultimi anni gli sforzi si sono concentrati per far conoscere i propri prodotti soprattutto all’estero. Dire Banear significa parlare di qualità elevata ad un giusto prezzo. Una caratteristica che ha fatto sì che lo sbarco dei suoi vini anche in Paesi lontani – come Giappone, Stati Uniti, Austrialia e Cile – si trasformasse sempre in un enorme successo. Tanto che quest’anno il Challenge International du vin organizzato a Bourg-Blayein Francia ha assegnato la Medaglia d’Oro allo Sauvignon Tentazioni d’Aba.

Non bisogna però pensare che in Italia le bottiglie Banear siano meno apprezzate: importanti riconoscimenti sono arrivati nel marzo 2007 dalla Mostra nazionale dei vini di Pramaggiore (Ve), con la consegna del Diploma di Medaglia d’Oro nonché l’Oscar di Pramaggiore a Banear per i seguenti vini: Colli Orientali del Friuli Doc Pignolo “Rosso rosso” del 2003, Colli Orientali del Friuli Doc Merlot 2004, Colli Orientali del Friuli Doc Schioppettino 2005, Colli Orientali del Friuli Doc Picolit 2004 e Friuli Grave Chardonnay 2005. Davvero recente, poi, l’assegnazione di prestigiosi premi all’8ª edizione della Selezione Nazionale Vini da Pesce, che si è tenuta lo scorso 12 maggio a San Pietro di Sirolo (Ancona): la Medaglia d’oro al vino Rosato Visionario 2006 IGT delle Venezie nella categoria Vini Rosati Secchi Tranquilli IGT, la Medaglia di bronzo al Bianco “Visionario” 2006 IGT delle Venezie nella categoria Vini Bianchi Secchi Tranquilli IGT nonchè il Diploma di merito al Sauvignon “Tentazioni d’Aba” 2006 Doc Friuli Grave nella categoria Vini Bianchi Secchi Tranquilli DOC e DOCG. Tre risultati eccellenti, che hanno assicurato a Banear anche il conferimento del Premio Speciale “CALICE DORICO”.

Per maggiori informazioni www.banear.it.

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