Inaugurato il Centro per le Rarità Ampelografiche Cuneesi “Giuseppe di Rovasenda”.

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Giovedì 25 gennaio 2007, il tanto atteso taglio del nastro: alle 9.30 presso la Castiglia di Saluzzo, è stato inaugurato il Centro per le Rarità Ampelografiche Cuneesi “Giuseppe di Rovasenda”. Nella sala Convegni della Castiglia, nella cornice dello splendido Castello dei Marchesi di Saluzzo, recentemente restaurato e destinato a diventare una struttura polifunzionale d’eccellenza, numerose autorità hanno inaugurato la neo-nata istituzione. Erano presenti: Bruna Sibille, Assessore alla Montagna della Regione Piemonte, Emilio Lombardi, Assessore all’Agricoltura della Provincia di Cuneo,Giancarlo Laratore, Vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo,Valerio Dell’Anna Vicesindaco della Città di Saluzzo, Michele Fino Assessore all’Agricoltura della Città di Saluzzo, Sara Ferrero Segretario di Zona della Coldiretti di Saluzzo e, nel pomeriggio, il Sindaco di Saluzzo, Paolo Allemano.

Primo importante appuntamento, il convegno ha segnato l’inizio delle attività del Centro che ha avuto l’onore di far intervenire alcuni importanti studiosi ed esperti in ampelografia, virologia, agronomia e storia locale:  

Mario FregoniDirettore Istituto di Viti-Frutticoltura
Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza 
Vitigni autoctoni e vitigni rari


 Anna Schneider, Istituto di virologia vegetale – CNR
Unità di Grugliasco (TO)
Vitigni autoctoni del Saluzzese e della Provincia di Cuneo


 Livio BerardoPresidente dell’Istituto Storico della Resistenza
e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo
Giuseppe di Rovasenda: vita e opere


Durante la pausa lunch alle ore 12.30, il nutrito pubblico presente all’evento ha potuto prendere parte alla degustazione dei vini della DOC Colline Saluzzesi, realizzata grazie alla gentile e preziosa collaborazione del Consorzio di Tutela Vini DOC Colline Saluzzesi, di tutti i singoli produttori della DOC e del team di sommelier “capitanato” da Silvio Barberis – membro della Delegazione AIS della Provincia di Cuneo, già Segretario della Delegazione AIS Saluzzo – cha ha sapientemente guidato la degustazione.

Alle 14.00 la ripresa dei lavori: 


Vittorino NovelloDirettore del Dipartimento di Colture Arboree – Università di Torino
Tecniche colturali viticole degli ambienti marginali: il Saluzzese e il Pinerolese.
Vecchie forme di allevamento come segnali della biodiversità ed elementi
di caratterizzazione del paesaggio


 Maurizio GilyAgronomo e direttore del mensile Millevigne
 Problematiche agronomiche ed enologiche legate al recupero di vecchi vitigni rari


Di grande interesse la possibilità di consultare un’edizione d’epoca del Saggio di Ampelografia Universale (nelle versioni italiana e francese) di Giuseppe di Rovasenda, messa gentilmente a disposizione  dagli eredi del Conte di Rovasenda.

Il Convegno, punto focale del progetto di comunicazione realizzato da LiberLab, ha avuto lo scopo di far convergere l’attenzione del mondo scientifico e giornalistico da un lato, e dell’opinione pubblica dall’altro, sul tema delle rarità e delle biodiversità ampelografiche all’interno della Provincia di Cuneo, quindi, di riflesso, sulla DOC Colline Saluzzesi e sulle potenzialità del territorio che ospita il Centro stesso. La folta presenza di autorità locali, studiosi, produttori, giornalisti, operatori del settore ed enoappassionati (oltre 120 persone) ha testimoniato il pieno successo dell’iniziativa e lascia ben sperare per attività future legate al Centro, attività che, ha sottolineato l’Assessore Fino, sono già in fase di cantieraggio.

Il Convegno ha rappresentato inoltre un’opportunità per la valorizzazione della viticoltura del Saluzzese che vanta un passato illustre e di cui troviamo tracce rilevanti al tempo in cui sul Marchesato di Saluzzo regnava Ludovico II. Oggi, grazie al Centro per Rarità Ampelografiche Cuneesi “Giuseppe di Rovasenda”, tale settore può sperare in un rinnovamento e in un rilancio, attraverso non solo la divulgazione dei risultati in campo ampelografico, obiettivo primario del Centro, ma anche la difesa delle biodiversità ampelografiche di cui il Cuneese, e il Saluzzese in particolare, sono straordinariamente ricchi. I soggetti istituzionali che hanno sostenuto l’iniziativa sono: laRegione Piemonte, la Provincia di Cuneo, la Città di Saluzzo, il Distretto dei Vini “Langhe, Roero e Monferrato”, la Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, con il patrocinio della Federazione Provinciale dei Coltivatori Diretti di Cuneo e il Consorzio di Tutela Vini DOC Colline Saluzzesi.

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