Coldiretti: tolleranza zero a difesa del vino made in Italy.

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“Bisogna chiudere con decisione le porte a tutti i tentativi di frode e sofisticazione per difendere i primati conquistati anche grazie alla qualità della produzione di regioni come il Veneto dove si ottiene ben il 16% del vino italiano e che spingono l’export sui mercati internazionali.” E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l’operazione , denominata ‘San Leo’, del Gruppo antisofisticazioni e sanità dei carabinieri di Milano che ha bloccato lo smercio di ingenti quantitativi di vino da tavola spacciato come vino pregiato. Dopo il grande percorso di valorizzazione qualitativa che ha portato il vino italiano alla conquista di ripetuti successi, a venti anni dallo spartiacque della grave crisi del metanolo, occorre insistere – afferma la Coldiretti – sulla strada della “tolleranza zero” nei confronti di episodi che rischiano di danneggiare l’immagine della produzione italiana sui mercati nazionali ed estero con il vino che è la principale voce dell’export agroalimentare nazionale. Un percorso di successo che ha portato l’Italia a essere il primo esportatore mondiale di vino con un valore di 2,8 miliardi di Euro (+250 per cento rispetto al 1986 anno della grande frode del menatolo) che ha contribuito a portare il fatturato del settore nello scorso anno a 9 miliardi di Euro (+260 per cento rispetto al 1986) grazie anche – prosegue la Coldiretti – al raddoppio del numero di vini certificati come doc, docg e igt che nel 2006 sono 481 rispetto ai 228 dell’86. Il vino oggi testimonia un processo di rigenerazione realizzato da un sistema di imprese che dopo il grande percorso di valorizzazione qualitativa si è posto anche l’obiettivo di offrire nel bicchiere un intero territorio fatto del patrimonio genetico dei suoi vitigni, delle sue ricchezze endogene, del clima, di paesaggio, di testimonianze artistiche e naturali. Un obiettivo – conclude la Coldiretti – che non deve essere compromesso da episodi che rischiano di mettere in crisi il rapporto di grande fiducia che è stato costruito nel tempo tra produttori e consumatori.  

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