Novello Latino, principe dell’autunno romano. Si rinnova l’appuntamento con le aziende aderenti all

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Ben 157 ristoranti, 21 enoteche, 62 punti della grande distribuzionee persino la ristorazione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Queste le location del vino novello laziale che per tutto il mese di novembre sarà protagonista di una serie di iniziative organizzate dall’Istituto del vino novello del Lazio, in collaborazione con l’Arsial e l’assessorato regionale all’Agricoltura. Si parte il 5 novembre alle 18.00 con una degustazione pubblica presso gli stand della Biofiera al Parco della Resistenza, per proseguire poi con le più importanti enoteche capitoline, quelle storiche del gruppo Arte dei Vinattieri, e con l’enoteca regionale Palatium di via Frattina, dove le 27 cantine laziale specializzate nella produzione del novello si alterneranno in un ricchissimo calendario di incontri. Oltre 150 esercizi inoltre proporranno etichette di Novello Latino nelle loro carte dei vini, abbinandoli ai loro piatti più tradizionali e a quelli più tipicamente autunnali, e il Novello darà bella mostra di sé anche sugli scaffali di 130 punti vendita Conad, 30 Coop e 56 supermercati Sma.

“Una serie di iniziative per valorizzare e diffondere sempre più il vino novello della nostra regione, spesso ingiustamente penalizzato – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Daniela Valentini – La produzione di novello del Lazio è di eccellente qualità e non teme confronti con i vini novelli di altre regioni. Il Lazio inoltre è una delle poche regioni a produrre anche novelli da uve bianche”. Il Lazio, con 342.00 bottiglie prodotte nel 2003, 852.938 nel 2004 e 941.500 nel 2005, è la 6° regione italiana con il 5,6% della produzione nazionale. Produzione che rappresenta lo 0,27% della produzione vinicola in generale ed è concentrata prevalentemente in  Veneto (33,4%), Toscana (12,5%) e Trentino (10,6%). Inferiore alla media nazionale è invece il prezzo dei vini novelli laziali.

“Prezzo medio che è di 4,30 euro a bottiglia – commenta il Commissario di Arsial, Fabio Massimo Pallottini – ovvero il 6,5% in meno rispetto al prezzo medio nazionale, a fronte di una qualità di alto livello. Portarli per la prima volta in 178 locali del Lazio, tra ristoranti ed enoteche, in 62 punti della GDO, alla Camera e al Senato offre ai nostri novelli un’importante occasione per farsi conoscere ed apprezzare dal più ampio numero possibile di consumatori. Un’iniziativa promozionale – aggiunge il Commissario di Arsial – che rientra in un complesso piano di attività di supporto alle imprese ideato dall’Agenzia, per sostenere la diffusione, e quindi la vendita, dei vini laziali sui principali mercati di riferimento, locali e nazionali”.

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