Enogiornalismo: “Mister Marasca” premiato per il 2006. Eustachio Cazzorla, giornalista e sommelier,

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È un monopolitano verace, sommelier e giornalista dal 1990, si chiama Eustachio Cazzorla, ha 38 anni, e per le Edizioni Effe che promuove il premio “Vini & Cantine”, è il miglior enogiornalista gourmet di Puglia per il 2006. Nel suo settore è noto come il teorico della “videosommelierie” ed ha al suo attivo esperienze significative con Luigi Veronelli. Gli amici lo chiamano simpaticamente “Mister Marasca”, lui non nasconde l’orgoglio di vivere a pochi  passi dal posto in cui un altro monopolitano, ma del XVII secolo, Prospero Rendella, scrisse il “De Vinea” (un trattato vitivinicolo noto anche all”estero).

Il premio l’ha ricevuto nel 5 stelle Tenuta Moreno di Latiano, sabato scorso 15 luglio, dal giornalista FabioMollica e dal vicepresidente del circuito enotecario Vinarius, Gianni Anelli. È una scultura del maestro Cosimo Giuliano (la sua firma anche sull’opera dei Giochi del Mediterraneo davanti allo Stadio della Vittoria) che al di là del valore artistico, dopo il successo di pubblico, consacra la trasmissione “Sommelier”, 32 puntate andate in onda da settembre scorso a giugno su Antenna Sud. Cazzorla si occupa di cronaca da sempre dalle pagine di “La Gazzetta del Mezzogiorno” e da qualche anno di horeca (pubblici esercizi e gusto) dalle pagine nazionali di Bargiornale. Dirige anche una rivista tutta sua, sempre nel settore horeca, l’Intesanews (20mila copie) ed è fra gli ideatori dell’iniziativa di solidarietà a livello nazionale “Pizza e cuore” promossa dalla rivista “Pizza & core” (con cui collabora) in favore del Ciai, Centro italiano aiuti all’infanzia.

In questa stagione 2005-2006, Eustachio Cazzorla è salito alla ribalta delle cronache enoiche per avere ideato, realizzato e condotto personalmente, il programma “Sommelier”, in collaborazione con l’Ais Puglia, associazione italiana sommelier. Con la sua troupe e il regista Michele Ventrella ha percorso 9mila chilometri in Puglia ed ha anche realizzato due puntate dal Vinitaly (Verona). «Se proprio ho un merito – sostiene senza grandi clamori Cazzorla – è quello di avere innovato il modo di comunicare il vino in Puglia e fuori dai confini regionali, con un semplice Dvd da vedere a casa anche nel pc in un percorso visivo narrato dalla vigna al bicchiere passando per la cantina e con una degustazione finale». Un format per cui è stato segnalato alla Fijev, Federation Internationale des Journalistes et Ecrivains des Vins et Spiritueux, tra le cui file è iscritto (primo nel Sud Italia). La Dropstop gli ha personalizzato il disco salvagoccia ed è già diventato una chicca per gli appassionati di vino. «Molti mi chiedono dove comprare la spilletta tastevin da mettere al bavaro della giacca – ripete Cazzorla –. È il nostro diploma di sommelier. Io l’ho ricevuta a Borgonato di Corte Franca, da Berlucchi al termine del triennio di corsi dell’Ais. L’esame, scritto e orale, più gustoso della mia vita, Vino da bere e da raccontare. Non smetterò mai di farlo». Un consiglio? «Bere sempre in maniera consapevole, dalla bocca, ma con cervello».

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