Si è conclusa ieri con successo la tregiorni milanese dedicata al vino, che ha chiamato a raccolta il più bel mondo dei produttori italiani, buyer stranieri, enologi, wine-maker, opinion leader, distributori, ristoratori, enotecari. Le 35mila presenze di visitatori nei padiglioni di fieramilano e nelle iniziative MiWine, di cui il 20% provenienti dall’estero, hanno superato le attese per la seconda edizione di Miwine, la fiera professionale del vino e dei distillati organizzata da Sifa, la società controllata al 100% da Fiera Milano Spa, con la prestigiosa collaborazione, tra le altre, di Regione Lombardia, ICE e Camera di Commercio di Milano.
A Miwine quest’anno si sono poste le basi per nuovi business lungo l’intera filiera del vino. “La formula è vincente.”, afferma Ezio Rivella, presidente Sifa, “Aver concentrato la manifestazione in tre giorni di lavoro intenso ha permesso di essere presenti anche a personaggi importanti e super impegnati della produzione e della distribuzione. Siamo molto soddisfatti perché con Miwine abbiamo gettato le basi per fare grandi cose in futuro sia come fiera sia per l’intero settore vitivinicolo nazionale e internazionale.”
Un clima di soddisfazione si respira direttamente tra gli espositori, che in questi tre giorni hanno preso contatti molto qualificati su cui costruire il business. “Gli sforzi messi in campo per rendere la manifestazione vivace sia commercialmente sia dal punto di vista della comunicazione ci hanno premiato.”, commenta Piergiacomo Ferrari, Ad Fiera Milano spa, “Abbiamo attirato a Miwine i più qualificati buyer stranieri in rappresentanza di oltre 45 paesi, dagli Stati Uniti alla Cina, dal nord Europa al sud-est asiatico.
Ma grande successo hanno riscosso anche gli eventi organizzati in città che hanno coinvolto il grande pubblico fuori dai padiglioni, perché la natura di Miwine è la formula business to business. Il tour de force tra degustazioni per buyer, incontri riservati nella Club House, premiazioni e convegni sul futuro del vino italiano, a confronto con esperienze internazionali, ha confermato la piazza milanese come sede adatta per gli affari, ma anche per fare il punto sul settore e pianificare il suo rilancio.
Perché a Miwine si sono disegnate le linee guida per il futuro, anche grazie all’accordo tra Fiera Milano (attraverso SIFA) e l’associazione Progetto Vino, che riunisce i 54 produttori di punta italiani: l’obiettivo è studiare il comparto vitivinicolo e dare indicazioni e soluzioni utili al suo sviluppo e alla sua internazionalizzazione, con il supporto scientifico dell’Osservatorio Marketing del Vino di Sda Bocconi.
Chiude la manifestazione ma MiWine non si ferma: fino al 20 giugno in Puglia, Lombardia, Sicilia e Toscana, gli Enotour accompagneranno buyer e giornalisti internazionali alla scoperta dei territori e delle aziende vitivinicole di queste regioni