Malvasia rosa dall’origine genetica alla ribalta internazionale

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Malvasia Rosa sui graticci

È una delle eccellenze prodotte nel territorio piacentino. La Malvasia rosa è una mutazione genetica naturale, nata a fine Anni Sessanta in un vigneto della Valnure. Quando su una vigna di Malvasia di Candia aromatica è apparso un grappolo rosa, di un bel rosa intenso, in mezzo a tanti grappoli dorati. Da allora ad oggi sono stati fatti molti passi avanti. Che hanno portato fra l’altro a produrre un’etichetta tanto apprezzata dagli addetti ai lavori da vincere una medaglia d’oro a Bruxelles (Malvasia Rosa Villa Oppi annata 2011, Concours Mondial de Bruxelles 2013). Un prestigioso riconoscimento assegnato nel 2013 al Passito di Malvasia rosa di Villa Oppi. Un’etichetta realizzata dopo un’accurata fase di preparazione. Una volta fatta la vendemmia, rigorosamente a mano e in piccole cassette in modo da non stressare i grappoli, si procede all’appassimento, fatto in due fasi, in modo del tutto naturale. Prima su graticci al sole a un metro da terra, quindi in solaio al buio, senza alcuna ventilazione forzata, appendendo i grappoli ad uno ad uno su fili. Una storia tanto ricca di duro lavoro fatto a mano, come una volta, e di scoperte al contempo scientifiche e gourmand, che ha ispirato il convegno sul tema “Malvasia rosa dall’origine genetica alla ribalta internazionale”, in programma sabato 12 dicembre al Castello Oppi, in località Villa Oppi, ad Alseno (PC).

Relatori dell’incontro il Presidente del Gruppo Villa Oppi Wines Stefano Agazzi che parla della sua esperienza vissuta in prima persona su “La Malvasia rosa passita nel mondo”. Il professor Mario Fregoni, genetista dell’Università Cattolica di Piacenza che capì subito l’importanza e l’unicità di quel grappolo rosa apparso quasi cinquant’anni fa in Valnure e che ha riprodotto per via gemmaria tale varietà. Il professor Luigi Odello, Presidente del Centro Studi Assaggiatori di Brescia, l’unità di ricerca sull’analisi sensoriale più avanzata e completa d’Italia, insieme a Gianpaolo Braceschi dello stesso Centro bresciano che, per l’occasione, farà un’analisi sensoriale di questo passito davvero unico. E infine, last but not least, il grande maestro cioccolatiere pasticciere Aldo Scaglia della famosa e rinomata pasticceria Falicetto di Piacenza che, oltre a relazionare sui possibili abbinamenti tra Malvasia rosa passita e cioccolato, presenterà al pubblico una sua esclusiva creazione dolce a base di Malvasia rosa. L’ennesima chicca ideata dopo i cioccolatini all’asparago, quelli al Gutturnio e i veri graffioni alla ciliegia di Villanova. Moderatore del convegno lo storico direttore del quotidiano Libertà di Piacenza Gaetano Rizzuto.

Per ulteriori info: Emanuela Cabrini –  e-mail: info@imedhia.com

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