Il Consorzio del Roero sponsor della trasmissione Decanter su Rai Radio 2

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Paessaggio del Roero

Il Consorzio di Tutela del Roero dal 29 Giugno al 17 Luglio sarà sponsor per 3 settimane della trasmissione Decanter su Rai Radio 2 condotta magistralmente dai famosi Tinto e Fede, una trasmissione che negli ultimi anni sta riscuotendo un grande successo ed interesse da tutti gli amanti dell’enogastonomia. Una serie di spot del consorzio e di alcune cantine associate, realizzati dai due conduttori.

Il consorzio

Il Consorzio di Tutela del Roero, da poco ha compiuto il suo primo anno di vita, infatti è stato riconosciuto il 4 marzo 2014. Con l’elezione del  presidente Francesco Monchiero, il Consorzio è stato costituito per svolgere le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi relativi alla DOCG “Roero”, che si articola su due vini: il Roero, vino rosso a base di uve nebbiolo, e il Roero Arneis, vino bianco a base delle omonime uve.

Ad oggi sono oltre 1.000 gli ettari vitati della Denominazione, di cui circa 840  piantati ad arneis e 198 a nebbiolo, per un totale che si avvicina ai 6 milioni di bottiglie prodotte. (5.300.000 di Roero Arneis  e 480.000 di Roero)

Territorio di competenza del consorzio: il Roero

Sponda sinistra del Tanaro albese in Piemonte, il Roero si trova tra Langhe e Monferrato, nel cuore delle colline del vino. Un grappolo di colline che, partendo dalla suggestiva frattura delle rocche, in un continuo saliscendi, arrivano a lambire il fiume Tanaro, fronteggiando orgogliosamente le sorelle colline di Langa con una serie di stupendi castelli e con superbi vigneti.

Variegato è il paesaggio che, in rapida sequenza, alterna la selvaggia bellezza delle rocche agli ordinatissimi versanti collinari della vite, le ombre dei secolari castagneti alle leggiadre fioriture dei frutteti. I suoli agrari del Roero derivano dallo smantellamento e dal rimescolamento di strati sovrapposti di diversa provenienza, depositatisi in tempi remoti, sul fondo cristallino di un antico mare interno chiamato, successivamente, Golfo Padano.

In linea di massima nei terreni agrari vocati alla viticoltura troveremo una costante presenza di sabbie a cui si sommano percentuali diverse di limonite, argilla, calcare, humus ecc.. Avremo così, alle maggiori quote dei Comuni delle rocche, composti a netta sovrabbondanza di sabbie, connotati sempre da estrema aridità e scioltezza. Assai diverse, ed a volte antitetiche, sono le caratteristiche dei suoli di matrice prevalentemente miocenica stanziati nelle zone meno elevate della regione, digradanti verso il Tanaro, caratterizzati da un’alta percentuale di argille, a volte frammiste a banchi gessosi, a cui si aggiunge una consistente quantità di calcare.

Roero, la civiltà della vite

La vite e il vino, sulle colline del Roero, sono cultura, passione ed orgoglio contadini. Da sempre. Come dimostrano gli archivi, l’arte, il paesaggio, l’architettura delle case contadine, la cultura materiale e la quotidianità di queste colline.
Al 1303 risalgono le più antiche citazioni di nebiolio e di moscatelli. L’arneis forma toponimo già nel ‘400 e la favorita compare con segnalazioni di vinificazione in purezza nel 1676. Ma la civiltà del vino del Roero annovera anche pregiate produzioni di barbera, di bonarda, di croatina e di brachetto (della varietà locale definita “dal grappolo lungo” e commercializzata come Birbèt). Non manca una piccola ”isola” di moscato (nel territorio di Santa Vittoria d’Alba).

I vini DOCG del Roero

Roero DOCG  (il nostro rosso)

Come il Barolo e il Barbaresco, il vino Roero è figlio del nebbiolo e porta il nome della terra d’elezione. Un vino, dunque, nobilissimo: nel lignaggio e nel nome. Con sette secoli di attestazioni storiche alle spalle (al 1303 risale la più antica citazione roerina del nebbiolo), il Roero si propone, insieme all’Arneis, come alfiere della viticoltura roerina. La d.o.c. “Roero” è del 1985. La vendemmia 2005 è stata la prima a fregiarsi della DOCG.
Finezza, eleganza e delicatezza: queste le caratteristiche che le sabbiose terre del Roero donano ad un vino che si presenta da subito interessante, ma con grandi e armonici bouquet da sviluppare con l’invecchiamento. Il profumo è intenso, pulito, con note di ciliegia marasca, ribes nero, mora e sensazioni retroolfattive di fieno e pepe. Il sapore è caldo, asciutto, con nota vanigliata appena accennata; ricordo di tabacco e cuoio. La sensazione tannica è in leggero esubero, con finale di marmellata di lamponi.

Roero Arneis DOCG  (il nostro bianco)

L’Arneis è l’orgoglioso figlio delle colline del Roero, in virtù di attestazioni toponomastiche che risalgono al ‘400 nelle forme “renexij” e “ornesio”. La cultura popolare, attraverso vari passaggi linguistici, ha affermato il musicale nome Arneis, termine con cui si indica anche un individuo estroverso e un po’ ribelle, originale e simpatico. I registri di cantina delle famiglie signorili del Roero documentano un’attenzione antica e continua verso questo vino. Già ad inizio Novecento, l’Arneis (talvolta assimilato al “Nebbiolo Bianco”) viene identificato con le colline del Roero. La d.o.c. “Roero Arneis” è del 1989. La vendemmia 2005 è stata la prima a fregiarsi della DOCG. Il Roero Arneis è vino aristocratico e con una complessità di sentori tale da giustificare l’antica definizione di “nebbiolo bianco”. Ha colore giallo paglierino con riflessi verdolini o dorati. Il profumo è tenue e delicato, con prevalenza di pesca e melone, ricordi di fiori di tarassaco e sambuco, con finale di mela golden gialla. Il sapore è pieno, caldo e vigoroso, con buon equilibrio dolce-acido e sensazioni intense di crosta di pane e miele; finale lungo con esuberanza di fiori di acacia, ananas e agrumi. Caratteristico è il retrogusto amarognolo.

La campagna pubblicitaria e di comunicazione

Questa campagna è la conseguenza di un progetto del Consorzio volto a far conoscere il Territorio e i suoi splendidi vini sempre più apprezzati dai consumatori e dagli operatori del settore. Sempre più numerosi e autorevoli sono gli apprezzamenti ottenuti  da molte cantine con premi e rating dai più riconosciuti concorsi internazionali e  da illustri degustatori di fama mondiale. Il progetto del Consorzio di Tutela del Roero e volto ad investire nella comunicazione del proprio territorio e nel far conoscere in tutto il mondo i propri vini con un percorso itinerante  che spazia dagli Stati uniti all’Asia con delle vere e proprie missioni fatte di degustazioni ed eventi enoici.

www.consorziodelroero.it – www.produttoridelroero.it

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