CorteBianca: presentati i nuovi Franciacorta Satén e Rosè biologici

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C’è una Franciacorta nuova fatta di imprenditori vinicoli appassionati e di piccoli produttori, che finalmente guarda alla salvaguardia del territorio come una possibilità (forse la sola) di rafforzare e difendere una tradizione e un’identità precisa e profondamente radicata. Nasce da qui la scelta biologica e naturale che contraddistingue la piccola azienda vitivinicola CorteBianca di Marina Tonsi e Mauro Franzoni: Cortebianca.

Il progetto si arricchisce e completa oggi con l’uscita dei due (metodi classici) millesimati (2008) Satèn e Rosé che, come il primo Extrabrut CorteBianca, presentato lo scorso anno, sono stati seguiti nel processo di vinificazione e affinamento dall’enologo Leonardo Valenti.Le hanno presentati oggi a Sergnana d’Iseo l’enologo della tenuta CorteBianca, Leonardo Valenti e tre firme del giornalismo enogastronomico italiano:il “Gastronauta” Davide Paolini, Andrea Grignaffini di Spirito diVino e Giorgio Melandri del Gambero Rosso.

“Le nostre uve nascono letteralmente “in casa”, nei quattro ettari di vigna a Sergnana che circondano la nostra abitazione. Sono vigneti collocati in un ambiente naturale raccolto e molto particolare”, hanno spiegato Marina Tonsi e Mauro Franzoni. “Il nostro il vino nasce in vigna, dalla qualità delle nostre uve ed il nostro obbiettivo è di “liberarne” l’unicità che il terroir trasmette naturalmente.” Per questo motivo, particolare attenzione viene posta al lavoro in vigna, seguito dall’agronomo di CorteBianca, Pierluigi Donna, con un sistema di coltivazione a Guyot, resa di 85 quintali d’uva per ettaro, svolto senza alcun intervento di tipo. Nascono così l’ExtraBrut, da un 95% di uve Chardonnay e da un 5% di Pinot Nero, raccolte e vinificate nell’annata 2008, il Rosé millesimato 2008, prodotto da un blend di 80% Pinot Nero e 20% di Chardonnay e il Satèn, anche lui un millesimato 2008, ma vinificato solo con un 100% di uve Chardonnay.

Una nuova produzione destinata a portare a circa dodicimila il numero di bottiglie prodotte da CorteBianca. “Nel momento in cui abbiamo acquistato i terreni di CorteBianca”, spiegano ancora Marina e Mauro, “eravamo perfettamente consci del fatto che la nostra sarebbe stata una produzione piccola. Questo non lo vediamo come un limite, ma come la condizione necessaria per produrre un vino che è autentica espressione del nostro territorio”.

CorteBianca: www.corte-bianca.it

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