Conti Faina: Un castello d’arte e di… vino!

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Un viaggio nel passato attraverso il presente. Accadrà domenica 10 e lunedì 11 ottobre a Fratta Todina. Previo appuntamento, i Conti Faina apriranno al pubblico, dopo quasi un secolo, la cantina custodita nel Castello di Collelungo. Il castello è un esempio di architettura medievale perfettamente conservato ed è questo il luogo dove Zeffirino Faina, nel XIX secolo, scrisse parte della storia del vino in Umbria, rielaborando i modelli toscano e francese. Ricavata dallo scavo della roccia sottostante il Castello (XIII secolo), la cantina fu fondata nel 1876. Situata all’interno di un borgo medievale ancora interamente abitato, grazie al sapiente restauro essa diverrà meta per appassionati e turisti. Le lunghe gallerie in cui avviene l’affinamento dei vini creano un vero e proprio percorso tra archi su tre piani sotterranei, che si narra fungessero da passaggio segreto della “bella Imperia”, personaggio leggendario del Medioevo. Al suo interno vi sono molte testimonianze della storia come, ad esempio, gli antichi strumenti legati alla produzione enologica.

Un viaggio nell’arte

La Cantina Conti Faina ospiterà anche la personale di anna Rosa Faina gavazzi, artista di fama nazionale, madre di Angelica Faina, oggi alla guida dell’azienda assieme al padre Sebastiano e allo zio Alessandro. Tra le opere che sarà possibile ammirare anche “Expédition nocturne n° 1”, il quadro alle spalle di Philippe Daverio nella trasmissione Passepartout su Rai 3 e oggi esposta nel Museo Baracca di Lugo di Ravenna. Anna Rosa Faina gavazzi è un’artista a tuttotondo. Frequentò l’atelier del Maestro Augusto Colombo a Milano e i corsi di Pittura e Scenografia all’Accademia di Brera. Assistente di Luciano Damiani, Ezio Frigerio ed Enrico Job al Lirico e Piccolo Teatro di Milano, professore d’Arti Applicate, regista televisiva che in dodici anni realizza programmi di spettacolo e rubriche. Capace di usare tecniche e mezzi d’espressione diversi, dal ’90 si dedica con sempre maggior impegno alla fotografia, diventando dal ’94 per sette anni docente nel corso “Fotografia e rappresentazione del territorio” presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Per tre anni consecutivi realizza una serie di fotografie scattate all’interno del Teatro alla Scala di Milano per la mostra “Il tempo della Musica” nel Ridotto dei Palchi alla Scala nel febbraio ’99. Le sue creazioni artistiche, la sua capacità di interpretare personalmente la realtà raccontandone anche gli aspetti controversi hanno affascinato i visitatori delle numerose mostre sia individuali che collettive che l’anno vista protagonista in tutta Italia e in Svizzera.

Prenotazioni per il pubblico – Antonello Ciurnelli – 335 7143930

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