Un impronta digitale per i vini pugliesi

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Il Politecnico di Bari, partner qualificato di Confcooperative Puglia nell’ambito di diverse iniziative di ricerca, in collaborazione con Innovative Solutions S.r.l. società interna di riferimento, e il Gruppo Bruker, sono attualmente impegnati nella definizione dell’impronta digitale dei vini al fine di sviluppare metodi per certificare la loro qualità, tipicità, autenticità e tracciabilità. Con lo stesso metodo, inoltre, si vogliono fornire, agli operatori del settore enologico, servizi che consentano di migliorare le performance aziendali non solo in termini di ottimizzazione del prodotto ma anche del processo produttivo.

Al fine di sviluppare un progetto che sia realmente rispondente alle esigenze del mercato, il Politecnico ha chiesto la collaborazione di Fedagri-Confcooperative al fine di individuare una serie di Cantine Sociali interessate a fornire campioni di vino di cui siano noti alcuni parametri quali annata, nome del vino, produttore, ecc. Il progetto, avviato in questi giorni con il coinvolgimento delle più significative Cantine di Confcooperative Puglia, consiste nell’analisi della Risonanza Magnetica Nucleare (1H-NMR) di campioni di vino e prevede:

§ la costruzione di un database di vini Pugliesi autentici (origine controllata e garantita) in modo da ottenere un’affidabile differenzazione tra diverse varietà di uva;


§ la quantificazione delle diverse componenti del vino;


§ la valutazione di altre caratteristiche del vino quali, ad esempio, origine geografica, tipo di suolo, purezza, vendemmia, età e presenza di sostanze estranee (pesticidi, fertilizzanti, conservanti, additivi).


Tutte le misure saranno effettuate presso i laboratori di Bruker BioSpin a Rheinstetten (Germania) dove saranno ottimizzati i protocolli di acquisizione, elaborazione e analisi degli esperimenti, in modo da impostare il data base contenente le caratteristiche NMR dei vini. In parallelo saranno effettuate misure nei laboratori del Politecnico di Bari, al fine di ottimizzare le condizioni sperimentali e i parametri e di dotare il laboratorio delle informazioni necessarie per fronteggiare localmente e tempestivamente le esigenze del territorio.

L’iniziativa, afferma Santo Ingrosso, Presidente di Fedagri-Confcooperative Puglia, è di estremo interesse per l’intero sistema Fedagri-Confcooperative che potrà avere così un ulteriore strumento per garantire l’origine e la provenienza del prodotto da un determinato territorio, in maniera univoca. La Cooperazione agroalimentare, modello di impresa che valorizza effettivamente il prodotto locale, potrà conseguire significativi vantaggi dall’iniziativa promossa che potrà replicarsi anche in altre filiere produttive. Il rapporto con il Mondo dell’Università e della Ricerca, conclude Santo Ingrosso, si è oramai consolidato e continua a dare interessanti risultati.

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