Ottima qualità di bianchi e lambrusco. Produzione aumentata del 25%

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“Sono stati raccolti un milione mezzo di quintali d’uva con una aumento nelle zone pianeggianti del 25%, mentre in collina c’è stata una diminuzione del 5%”. Gianmatteo Pesenti, direttore del Consorzio dei Vini Reggiani traccia il bilancio della stagione di vendemmia 2009. “Un’annata molto buona per il vino. Quelli bianchi sono di assoluta eccellenza, ma anche il lambrusco è ottimo in tutte le sue componenti e con un profumo davvero molto buono”, precisa Pesenti.

Come mai quest’anno di è avuto un aumento così consistente in pianura?
“Dipende dalle annate. Abbiamo eseguito la potatura come al solito ma quest’anno le viti hanno prodotto di più e con chicchi più grandi. Inoltre, l’uva è sana, non è stata intaccata dalle malattie, per cui quasi tutta la produzione è andata a buon fine”.

Come mai la collina ha fatto registrare un calo della produzione?
“Perché è stata una stagione molto secca. In pianura, grazie al sistema di canali, è stato possibile irrigare le vigne; in collina, dove non ci sono sistemi di irrigazione analoghi, le viti hanno risentito della siccità, ma hanno anche prodotto uve di qualità eccellente”.

Un produzione così abbondante che risvolti può avere sul mercato?
“Sicuramente non farà bene ai prezzi che sono già piuttosto bassi. Un altro problema, poi, è rappresentato dalla contrazione del mercato che richiede una minore quantità di prodotto”.

E i doc?
“La produzione del lambrusco Reggiano doc e del bianco Colli di Scandiano e Canossa dovrebbe terminare entro metà dicembre. Abbiamo lavorato 200mila quintali di uva, tra la rossa e la bianca, che verrà venduta in bottiglia, anche all’estero, e in damigiana”.

A proposito di mercato estero, come vanno le esportazioni?
“La crisi è globale, per cui anche il mercato estero, come quello italiano, è fiacco. Però, tutto sommato non possiamo lamentarci, perché è quello che ci sorregge: il valore delle esportazioni è diminuito, ma è aumentata la quantità richiesta. Per avere un bilancio preciso dell’andamento del mercato, però, bisognerà aspettare gennaio 2010, quando arriverà il grosso degli ordinativi”.

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