Vino: Vendemmia 2009 ottima secondo Assoenologi e Iasma

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Sulla base dei campionamenti e dei rilievi effettuati nei vigneti – ha spiegato il presidente di Assoenologi del Trentino, Fabio Toscana – la vendemmia 2009 si colloca in una situazione intermedia fra la scorsa annata ed il 2007. Si registra dunque, un anticipo di circa 10 giorni rispetto al 2008. Anticipo legato ad un germogliamento precoce al quale ha fatto seguito un’annata regolare, che ha permesso l’equilibrio vegetativo dei vigneti, uve perfettamente sane ed indici di maturazione centrati con un’interessante equilibrio fra zuccheri ed acidità. Le previsioni sono quindi di un’ottima annata”.

A fine agosto si prevede l’inizio della vendemmia del Pinot grigio e dello Chardonnay da vino, per proseguire nella prima decade di settembre con la raccolta delle varietà rosse di fondo valle, Merlot e Teroldego che già ora si presentano con colorazione completa ed intensa. Mentre in collina si andranno a raccogliere le varietà aromatiche, Mueller-Thurgau in particolare. Per altro nella media ed alta collina la prerogativa di una maggiore escursione termica fra il giorno e la notte, mette al riparo da repentini cali di acidità. Aspetto molto apprezzato alla luce di stagioni sempre più anticipate. All’aumento medio delle temperature che si è andato via via registrando negli ultimi decenni, in Trentino si è risposto spingendo sempre più in quota i vigneti alla ricerca di condizioni climatiche ottimali per i Pinots base spumante e le varietà aromatiche.


Il carico produttivo è vicino a quello dello scorso anno (vendemmia 2008: 1.187.000 quintali di cui 802.056 quintali di uve bianche, 385.018 quintali di uve rosse). Si prevede un aumento contenuto nell’ordine di un più 5%, anche in considerazione di una totale assenza di eventi grandinigeni a differenza dello scorso anno che si erano segnalati con frequenza.


Germogliamento regolare ma anticipato, con un’ allegazione favorita dal bel tempo. L’ andamento climatico asciutto di maggio e giugno ha posto al riparo da rischi di infezioni funginee, e solo a fine stagione si sono segnalati sporadici attacchi di oidio. Luglio ed agosto regolari con piogge ben distribuite, per altro si osserva una diversa intensità delle precipitazioni fra la parte sud e nord della Provincia con una quantità di pioggia caduta a nord di Trento nei mesi di luglio ed agosto di almeno 100 millimetri superiore alla Vallagarina. La maggiore piovosità ha fatto temere il possibile sviluppo di marciumi, ma il caldo non afoso e alcune giornate ventilate hanno fatto rientrare i timori. Va per altro segnalato il meticoloso lavoro svolto nei vigneti con interventi di sfogliatura e distensione dei grappoli per meglio prevenire il rischio degli attacchi funginei.


Generalizzati gli interventi di diradamento, non limitati a singoli progetti qualità. Sempre più diffusa la pratica del taglio della punta del grappolo, sia per le varietà a grappolo compatto che per quelle con grappoli allungati, ad esempio il Teroldego.


Sotto il profilo della difesa fitosanitaria prosegue la lotta alla tignola con la tecnica della confusione sessuale. Affidandosi a protocolli sempre più stringenti si punta a ridurre significativamente il livello dei residui di fitofarmaci, sia come quantità di residuo che numero di principi attivi. L’obbiettivo di attuare una viticoltura biologica trova sempre più consenso fra i viticoltori trentini. Prosegue il monitoraggio dei giallumi della vite, l’attenzione si concentra sul legno nero che a tutt’oggi rappresenta il micoplasma più temibile, anche in considerazione dell’impossibilità di una difesa attiva efficace.


Per gli aspetti di mercato la maggiori preoccupazioni sono a carico della varietà a frutto rosso, soprattutto per una maggiore difficoltà di collocamento a prezzi soddisfacenti, aspetto che non sembra gravare sulla vendemmia delle uve bianche e delle uve base spumante in particolare che confermano le quotazioni dello scorso anno.


LA VENDEMMIA SECONDO TRENTODOC


E’ partita con una settimana di anticipo rispetto al 2008 la vendemmia delle uve destinate al Trentodoc che in Trentino interessano oltre 1300 ettari di vigneto allevati a Chardonnay e Pinot Nero, per una produzione di oltre 100.000 quintali. L’annata per le basi spumante è stata molto positiva caratterizzata da un inverno ricco di neve che ha garantito durante la primavera e l’estate una buona riserva di acqua con vigneti in buon equilibrio vegetativo e con uve che si presentano perfettamente sane e con indici di maturazione ottimali. Il presidente dell’Istituto Trentodoc, Fausto Peratoner, commenta positivamente l’inizio della prossima raccolta. “Quest’anno ci sono tutti i presupposti per ottenere uve e vini base spumante di eccellente qualità. Oltre al clima favorevole e alla vocazionalità dei nostri vigneti, cresce costantemente la professionalità dei viticoltori impegnati a gestire il vigneto e produrre in funzione delle specifiche richieste della Trentodoc”.

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