Prima Bevilonga di Villa Angarano

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Il 22 marzo 2009 parte la prima Bevilonga di Villa Angarano, una manifestazione dedicata a chi ama scoprire vini e prodotti tipici in scenari incantevoli: cornice di questa edizione saranno le sponde del fiume Brenta e, in particolare, Villa Angarano Bianchi Michiel a Bassano del Grappa (VI). L’idea di Bevilonga nasce dall’intuizione di Manrico Bersani, che ha pensato di promuovere direttamente all’interno di selezionate aziende vitivinicole i vini e le tipicità del territorio, valorizzando le risorse legate alla storia e alla tradizione enologica delle regioni dove le tenute sono localizzate. Bevilonga è un movimento di appassionati di enogastronomia, che si spostano lungo percorsi predisposti all’interno di prestigiose aziende vitivinicole, per poter godere al meglio di queste splendide ambientazioni completamente immerse nella natura.

L’appuntamento per la prima edizione di Bevilonga a Villa Angarano è per domenica 22 marzo 2009 in Villa Angarano a Bassano del Grappa. Qui, lungo un percorso di circa 4 km, sarà possibile degustare gli straordinari vini dell’azienda vitivinicola Bianchi Michiel. L’evento inizierà alle ore 11.30 e il percorso dovrà essere completato entro le ore 16.00.


Per maggiori informazioni: www.villaangarano.com.


STORIA
“È questo luogo celebre per i preciosi vini, che vi si fanno, e per li frutti che vi vengono, e molto più per la cortesia del padrone” È la celebre notazione di Andrea Palladio che descrive sinteticamente il territorio e mette in risalto la cortesia del suo committente Giacomo Angarano. Il Palladio era stato incaricato nel 1548 di progettare una nuova sistemazione della casa dominicale e degli annessi rustici.


Il primo documento noto che ci dà un ritratto del paesaggio agrario di Angarano nel Medioevo è il Regestum possessionum comunis Vincencie del 1262, dove troviamo anche la descrizione di alcuni campi con vigne posti nelle attuali pertinenze della villa Angarano ora Bianchi-Michiel. Il Regesto fu compilato dal Comune di Vicenza immediatamente dopo la fine degli Ezzelini per censirne i beni presenti nel territorio vicentino.


Nei secoli successivi la proprietà agricola rimarrà frammentata ma con la preminenza degli Angarano e poi dei loro successori fino a costituire, con graduali acquisizioni, una grande proprietà indivisa con al centro la villa. Il vino è, lungo i secoli, il prodotto di pregio di tutto il territorio e ne danno una ulteriore testimonianza gli Atti preparatori del Catasto Stabile austriaco redatti nel 1826:


“Prodotti agrari principali. Li prodotti principali e più importanti sono l’uva, il grano turco, il frumento, li fieni, la foglia de’ gelsi, le castagne, e marroni, e legna da fuoco, generi tutti riputati di buona qualità.[…]


Le uve solo per altro costituiscono il prodotto più ragguardevole, e su ciò si fa il maggior fondamento. È anche il maggior commercio del paese, e il vino va smerciato la maggior parte in Bassano. Le uve bianche sono poche in confronto delle nere.[…]”


L’azienda agricola con i suoi vigneti, oliveti e campi prosperò per tutto il 1800, passò indenne la prima guerra mondiale, durante la quale fu nelle retrovie del fronte, e rimase immutata fino alla metà del 1900.


Negli anni ’60 del 1900 fu tracciata una nuova strada attraverso le Quare e incominciò quella trasformazione urbanistica e del paesaggio che ci ha portato alla situazione dei nostri giorni.


In questi ultimi anni il vigneto ha ripreso vita; presso il Brenta, dove si trovavano i dodici filari e mezzo di epoca ezzeliniana, ha ripreso la tradizione antica e ancora si può dire: “È questo luogo celebre per i preciosi vini, che vi si fanno, e per li frutti che vi vengono, e molto più per la cortesia del padrone”.


FAMIGLIA BIANCHI MICHIEL
Una tenuta da sempre legata alle donne. Nel 1546 Giacomo Angarano si sposa con Bianca Nievo, donna di carattere forte e ribelle, accusata anche di eresia. Nel 1588 muore il figlio Stefano e Giacomo Angarano si vede costretto a vendere parte dei suoi beni, compresa la villa in Angarano, per restituire la dote alla vedova di suo figlio. Il progetto Palladiano non è ancora stato completato come previsto, e l’imminente cessione alla famiglia Formenti interrompe definitivamente l’iter della fabbrica. Così  il complesso di villa Angarano passa prima a Cornelia Formenti, figlia di facoltosi veneziani, e a suo marito Gerolamo Molin e poi alla figlia Maria, che sposa Paolo Gradenigo  nel 1654.


I Gradenigo, senatori della Repubblica di Venezia, sono gli artefici dei cambiamenti che produssero il complesso che possiamo ammirare oggi. Ed è proprio Maria Molin Gradenigo che, nel suo testamento del 1669, dà l’esatta indicazione  per la ricostruzione della villa, che termina nei primi anni del Settecento. Ancora una volta la villa passa di proprietà per discendenza femminile dai Gradenigo ai  Pisani per arrivare uxorio nomine ai primi dell’Ottocento alla famiglia dogale veneziana Michiel e, in seguito, ai conti Bianchi Michiel.


Villa Angarano Bianchi-Michiel, conosciuta anche come Cà Michiel, oggi è di proprietà delle cinque sorelle Bianchi Michiel, Carla, Giovanna, Anna, Maruzza e Isabella, che continuano con dedizione e amore la grande tradizione del vino italiano, impegnandosi a portarla avanti con qualità, tecnologia e innovazione.

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