Cantine Aperte nel Canton Ticino

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“A Giornico si dovrebbe mettere un segno speciale, non so, uno striscione, un trionfo di frasche; che anche il viaggiatore più distratto e frettoloso o di mala grazia capisca d’essere entrato nella civiltà del vino; qui veramente, più che sul San Gottardo, finisce il mondo delle patate e della birra e s’apre quello della polenta e del vino”. È la civiltà del vino di cui parla lo scrittore ticinese Guido Calgari ne le “Confidenze con il Merlot” (1959), a spalancare le porte agli appassionati sabato 24 e domenica 25 maggio. Lo fa con “Cantine Aperte” l’iniziativa organizzata nel nostro Cantone da Ticinowine, in concomitanza con “Cantine Aperte Lombardia e Liguria”, manifestazione curata da ben 16 anni dal Movimento Turismo del Vino Lombardo.

Saranno 34 le cantine che in Ticino offriranno la possibilità ai consumatori di fare un’esperienza di grande interesse culturale e valore umano. Cantine Aperte – spiega Francesco Tettamanti, direttore di Ticinowine e dell’Interprofessione del vino e della vite ticinese – rappresenta un’opportunità imperdibile per potersi avvicinare alla realtà vitivinicola del nostro Cantone, con un approccio del tutto personale. “Il fatto di poter conoscere da vicino i vignaioli e gli enologi, parlare con loro, discutere, porre loro le più diverse domande sulla coltivazione della vite, sulla vinificazione e sull’invecchiamento, degustare i vini con consigli sulle tecniche di servizio, di degustazione e di abbinamento dei vini, è davvero un’occasione unica”.

Tra le ragioni che spingono Ticinowine – l’ente di promozione del vino ticinese – a organizzare una manifestazione che di anno in anno assume una rilevanza sempre più importante, anche la volontà di assoluta trasparenza in tutte le attività della filiera. Avvicinare il consumatore al produttore, aprire le porte su una realtà complessa come quella della viticoltura e della vinificazione, favorisce l’instaurarsi di un rapporto di fiducia, fondamentale in un momento nel quale la globalizzazione tende ad appiattire ogni cosa e spesso a creare dubbi e perplessità sulle origini e sulla qualità di un prodotto. D’altra parte lo slogan “Vedi cosa bevi” è la sintesi perfetta dei questa volontà di trasparenza.

Varcare la soglia del mondo del vino, significa anche tutelare e valorizzare il nostro terroir, il nostro patrimonio di conoscenze e quello fatto di tradizione, di lavoro e di fatica quotidiana.  Una realtà complessa tutta da scoprire, anche nelle sue sfaccettature e nelle sue particolarità. Va così evidenziato un approccio artigianale che, anche nelle grandi cantine, privilegia l’attività sapiente dell’uomo, il rapporto quotidiano con la vite e con il vino. Un approccio artigianale accompagnato da una competenza tecnica di ottimo livello, grazie a professionisti molto preparati. Caratteristiche, queste, che accanto alle particolarità regionali, conferiscono ai nostri vini e in particolare al Merlot, una qualità che permette al nostro vino di non sfigurare affatto a livello internazionale, dove gli sforzi dei produttori sono compensati da riconoscimenti e premi.

La cantina sarà quindi protagonista come lo saranno i vigneti e i vini, con produttori che vogliono presentare con orgoglio la loro produzione; lo vogliono fare anche in modo conviviale per mettere a proprio agio ogni visitatore. Per cui in molte di queste cantine si potranno assaporare prodotti tipici, in un clima festoso grazie a con un ricco programma d’intrattenimento, di visite guidate, mostre, eventi musicali, d’arte e tradizionali. L’elenco delle 34 cantine partecipanti e degli orari d’apertura si può consultare sul sito www.ticinowine.ch.

Da sottolineare, infine, che la collaborazione con cantine Aperte Lombardia e Liguria, rappresenta un valore aggiunto, per l’interesse che i nostri vini sapranno suscitare tra gli appassionati che giungeranno soprattutto dalla fascia di confine e dalla Lombardia; regione che sta scoprendo e apprezzando sempre di più il vino ticinese, presente ora in diversi ristoranti di prestigio.

Grazie a Cantine Aperte, si potranno quindi scoprire o riscoprire, vigneti e cantine che spesso si trovano a pochi metri dalle nostre case e che ciascuno di noi, a volte, guarda con occhio forse troppo distratto. 

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