Vino Candia special guest in Galizia

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Candia dei Colli Apuani Doc special guest al “Secondo Congresso Internazionale sulla Viticoltura di Montagna e in Forte Pendenza” che si è tenuto dal 13 al 15 marzo, in Galizia (Spagna), nella città di Ribeira Sacra. All’appuntamento hanno partecipato oltre 230 esperti di enologia (docenti universitari, ricercatori, tecnici, studenti e operatori del settore) provenienti da 6 nazioni europee (Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna e Svizzera), oltre che dal Nord America e dal Sud Africa, è stato organizzato dal Cervim (Centro di Ricerche, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana) assieme dalla la Xunta di Galicia con la collaborazione del Consello Regulador de la D.O. Ribeira Sacra. A tenere banco durante la tre giorni “scientifica” la viticoltura eroica e i prodotti che ne derivano come lo è il vino, ed in particolare il vino apuano e delle 5 Terre presentato e rappresentato, nell’occasione, da Giovanni Lagomarsini, agronomo di Coldiretti Massa Carrara e da Giancarlo Scalabrelli, Direttore del Dipartimento Coltivazioni Specie Legnose dell’Università di Pisa. P

resentato anche un poster esplicativo con tutte le caratteristiche dei due vini “eroici”. “Tutti gli interventi – spiega Lagomarsini – hanno evidenziato l’importanza e i valori legati alla viticoltura di montagna e in forte pendenza che sono un’attrattiva per i consumatori americani. E’ un mercato quello degli States “assetato” che ricerca vini particolari e con caratteristiche esclusive, che solo determinate peculiarità ambientali possono garantire. Ed è proprio la difficoltà che i nostri produttori incontrano dettate dalle forti pendenze e dall’impossibilità di utilizzare macchinari, a rappresentare un’opportunità da valorizzare. Vini come il Candia e come i vini delle 5 Terre hanno un valore aggiunto dato dal patrimonio naturale in cui sono nati. Alcuni produttori sono già sbarcati in America, e in altre nazioni che fino a pochi anni fa avevano una cultura non certo profonda a livello enologico, e i risultati sono straordinari. Ora dobbiamo attraverso il Consorzio di Tutela aprirci a mercati nuovi nell’insieme. La mission è portare non pochi produttori ma tutti i produttori in tutti i mercati dove la vite eroica è considerata un marchio di qualità”.

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