Giusy Zenere domenica 6 gennaio a Le Pignole per contare i “Tappi della speranza”.

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Si conclude domenica 6 gennaio con la Festa della Stria organizzata nel piazzale de Le Pignole a Brendola (Vicenza) la prima edizione di Stappiamo un Sorriso, la campagna con cui l’Azienda Agricola ha devoluto 50 centesimi di Euro alla Fondazione Città della Speranza per ogni bottiglia stappata dal 15 dicembre al 2 gennaio.

L’iniziativa ha interessato 27 ristoranti della provincia di Vicenza che hanno conservato i tappi di Soastene, Solarente, Rosso del Buielo e Torengo stappate nei loro locali. Una locandina e un cartellino apposto sul collo delle bottiglie informava gli avventori della possibilità di contribuire alla ricerca sulle neoplasie infantili, senza alcun sovrapprezzo sul costo dei vini.

In questi giorni è in corso la raccolta dei tappi dai ristoranti. Saranno portati a Brendola domenica pomeriggio alle 16, direttamente dalla protagonista della giornata, la Befana, che raggiungerà il piazzale della cantina su una carrozza trainata da cavalli. Spetterà poi a Giusy Zenere, la campionessa di barzellette de La sai l’ultima?, procedere alla conta dei tappi, per stabilire l’ammontare della donazione alla Città della Speranza.

Le gag della cabarettista saranno accompagnate da caramelle e dolcetti offerti a tutti i bambini, mentre per i grandi ci sarà la degustazione dei vini de Le Pignole, accompagnati dai prodotti del territorio. Concluderà il pomeriggio il tradizionale Buièlo dela Stria, termine dialettale che indica il “falò”, da cui prende nome anche il Rosso del Buièlo, il taglio bordolese de Le Pignole.

L’AZIENDA AGRICOLA LE PIGNOLE
L’azienda agricola Le Pignole rappresenta probabilmente la realtà più vivace nell’area dei Colli Berici, il comprensorio collinare posto a sud di Vicenza. Da alcuni anni l’azienda è impegnata in un progetto che mira alla valorizzazione del terroir locale, producendo vini che ne esprimano pienamente il carattere. Tanto attraverso i vitigni autoctoni (Tocai rosso in primo luogo), quanto con gli internazionali che qui hanno trovato un buon acclimatamento.

La Cantina Le Pignole si trova sul versante nord occidentale dei colli, in comune di Brendola, conosciuto anche come “La porta dei Berici”. La gestione è famigliare e condotta con grande passione dai coniugi Paolo Padrin e Gianna Bortolamai.

L’origine dell’azienda si può ricondurre ai primi del novecento quando la famiglia Bortolomai acquista ed inizia a coltivare una vigna in località Soàstene, dove attualmente sorge la Cantina. La svolta arriva però solo nel 1993, quando Paolo Padrin (rappresentante anch’egli di una famiglia di viticoltori, ma sull’altro versante, a Barbarano) decide di seguire personalmente l’azienda promuovendo dapprima l’impianto di nuovi vigneti e più tardi, nel 2004, la costruzione di una nuova cantina. La struttura, recentemente ultimata, occupa una superficie 1000 metri quadrati, disposti su due livelli. Nell’ interrato trova spazio una bottaia con 90 tra barriques da 225 litri e tonnaux da 500 litri per i passaggi in legno. Al momento, il potenziale produttivo è di oltre 100.000 bottiglie, utilizzato per la quasi totalità.

Il vigneto di proprietà occupa una superficie di 10 ettari, situati in comune di Brendola nell’area circostante alla cantina. A questi si aggiungono altri 10 ettari in conduzione a Valmarana, località collinare a due passi dalla città di Vicenza. I terreni su cui sorgono i vigneti sono accomunati da una notevole ricchezza minerale, data dalla contemporanea presenza di sedimenti marini, rocce calcaree e basalto (qui chiamato Sasso Moro): elementi che conferiscono una spiccata personalità ai vini che se ne ricavano.

La vigna delle Pignole fin dall’inizio del secolo scorso si è distinta da tutte le altre del circondario per una particolarità: era l’unica con l’impianto a spalliera, anziché con la tradizionale pergola. Recentemente è stata ulteriormente migliorata da Paolo Padrin che ha sostituito il cordone speronato con l’impianto a Guyot. Il sesto di impianto è di 2,20 metri, con uno spazio interfilare di 80 centimetri: vigne ad alta concentrazione di ceppi, dai quali non si ricava più di 1,5 chili d’uva ciascuno, per una resa di 70/75 quintali per ettaro.

Sono state inoltre recuperate le marze (ossia i tralci) delle vigne più vecchie che sono state reinnestate su ceppi più giovani al fine di riprodurre le caratteristiche delle antiche uve e ricavare vini in grado di esprimere lo spirito originale del territorio. Un’operazione compiuta in particolare per le vigne del Tocai Rosso, che costituisce oggi il prodotto di maggior pregio de Le Pignole.

Il Tocai Rosso è una varietà diffusa unicamente sui Colli Berici, da cui comunemente si ricava un vino di colore rubino chiaro e di pronta beva. La scelta dell’azienda è stata quella di vinificarlo in modo da ottenere un vino con una maggiore concentrazione e un buon corpo, simile al Grenache francese da cui le uve vicentine deriverebbero. Ne è uscito il Torengo, un Tocai Rosso dal profumo ampio e complesso, piacevolmente tannico, leggermente amarognolo ma armonioso. Un vino che è stato premiato dal Club del Papillon come uno dei 100 migliori vini d’Italia. Gli altri prodotti delle Pignole sono: il Rosso del Buielo (taglio bordolese con Cabernet Sauvignon 70%, Franc 10%, Merlot 20%); Solarente (100% Pinot Grigio); Soàstene (Cabernet Franc e Carmenère); Roàn (Cabernet Franc e Malbec) e Sisàra (Chardonnay e Gargànega).

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