Vendemmia scarsa (-15%) e di buona qualità secondo Confagricoltura.

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Una vendemmia che potrebbe essere ricordata come una delle più scarse in termini di quantità degli ultimi anni, con un buon livello qualitativo. Questi i risultati dell’Osservatorio per le colture viticole ed il mercato del vino della Confagricoltura. Un’indagine che l’Organizzazione degli imprenditori agricoli effettua ogni anno durante il periodo pre – vendemmiale, attraverso un questionario distribuito a 360 primarie aziende asssociate. L’indagine, volta a descrivere l’andamento del livello produttivo delle colture viticole, la qualità e le aspettative di mercato, evidenzia una produzione media di uva prevista, per il 2007, pari a poco più di 43 milioni di ettolitri, con una flessione rispetto al 2006 del 12% ( 49.631 milioni di ettolitri). Le informazioni desunte dal questionario inviato alle aziende consentono inoltre di avere un quadro completo anche rispetto allo stato vegetativo dei vigneti, esito della cacciata e dell’allegagione, eventuali avversità meteo-climatiche e/o fitopatiche e le principali destinazioni di mercato del vino prodotto.

I dati raccolti riguardano tutte le principali regioni d’Italia: i risultati mostrano una flessione omogenea in termini di intensità di circa il 5-10 % nelle regioni del Centro Nord ed una perdita percentuale più elevata, del 15-20%, nelle regioni meridionali. Le cause risiedono nelle condizioni climatiche dell’estate, che ha visto l’Italia interessata da alte temperature – certamente superiori alle medie stagionali di almeno 4 gradi – soprattutto nel mese di luglio, e che ha portato siccità ai vigneti in quasi tutte le regioni, dal Piemonte alla Sicilia. In quest’ultima, in particolare la situazione è stata ulteriormente aggravata da attacchi di peronospora diffusi in tutta la parte occidentale della regione. Confagricoltura rimarca inoltre che la vendemmia 2007 è stata caratterizzata da un anticipo di circa 15 giorni, facilitato anche dall’assenza di piogge. Ma la qualità delle uve non è stata affatto compromessa. Dall’indagine effettuata dall’Osservatorio emerge, infatti, una valutazione positiva circa la qualità del vino per la prossima campagna; giudicata, dai produttori intervistati, buona e addirittura eccellente in alcune regioni, come il Piemonte, dove la raccolta anticipata. E le alte temperature stanno fornendo buona qualità delle uve con gradazione superiore alla media.

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