Soave Versus: successo di pubblico oltre ogni attesa per l’edizione 2007.

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Un pubblico selezionato di appassionati, operatori di settore, e giornalisti premia il Soave Versus. Soave Versus si conferma una manifestazione che piace al pubblico. Oltre 3000 i visitatori che dall’1 al 3 settembre sono passati a Soave per partecipare a quello che ormai è un appuntamento tradizionale per la cittadina medievale. L’edizione 2007 del Soave Versus – 160 Soave il libera degustazione, 2000 bottiglie stappate e 43 aziende partecipanti – quest’anno ha visto il coinvolgimento dei  presidi Slow Food del Veneto quali il Formaggio Agordino di Malga, la Gallina Padovana, il Mais Biancoperla, il Monte Veronese di malga, il Morlacco del Grappa e vacca Burlina, l’Oca in Onto, il Riso di Grumolo delle Abbadesse e lo Stravecchio di Malga dell’Altopiano dei Sette Comuni, oltre ad aver ospitato le eccellenze del Delta del Po a cura del Consorzio dei Pescatrori di Goro di Ferrara.

L’appuntamento del “Versus” rappresenta una vetrina importante, curata dal Consorzio Tutela Vini Soave, dallaStrada del Vino Soave e dall’Associazione Soave Versus, al cui interno le eccellenze enologiche della doc si affiancano alle migliori produzioni tipiche tra extravergini di oliva, salumi, formaggi, pane e dolci. Attraverso percorsi consigliati infatti i visitatori hanno potuto degustare le specialità in assaggio e abbinarle ai vini. Tre i momenti di approfondimento che si sono tenuti nel corso della manifestazione: il primo dedicato all’importanza strategica del paesaggio per la doc Soave. Per far meglio comprendere il valore del paesaggio nel corso dell’evento è stato messo a disposizione del pubblico un elicottero per sorvolare i vigneti.

Il secondo momento ha avuto per protagonista la garganega nel convegno “La Garganega: origine, diffusione, mercato di un grande autoctono”. Qui si è discusso sull’origine antica della garganega e su come ancora oggi questo vitigno, come ha affermato Stefano Raimondi, Responsabile linea vini, alcolici e bevande dell’ICE, sia all’origine dei vini bianchi italiani più esportati nel mondo. Di rilievo l’intervento di Angelo Costacurta, Direttore Sezione Miglioramento Genetico dell’Istituto Sperimentale di Viticoltura di Conegliano. Infine, come terzo appuntamento, nella serata di lunedì si è tenuta la degustazione “Il mio primo Soave”, tutta dedicata ai produttori emergenti della denominazione, condotta da Massimo Zanichelli, giornalista de L’Espresso, durante la quale ogni produttore raccontava il proprio vino.

E’ stato poi realizzato un breve educational per la stampa nella giornata inaugurale per trasmettere in maniera sintetica le ricchezze del territorio: la mattinata si sono visitate alcune tra le aziende giovani che meglio promettono, mentre nel pomeriggio i giornalisti hanno sorvolato in elicottero la denominazione per cogliere effettivamente i progressi che la doc del Soave ha raggiunto negli ultimi. Si tratta di un risultato importante, conseguito dal Consorzio Tutela Vini Soave in collaborazione con Veneto Agricoltura.

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