Il Broy è un Collio Bianco DOC prodotto da uve Chardonnay, Tocai Friulano e Sauvignon. Tali uve sono prodotte da un vigneto di 5 ettari curato nei particolari come un giardino; da qui infatti deriva il nome “Broy”, parola friulana del termine italiano “brolo”. Per fare un vino buono la regola vuole che prima di tutto ci sia uva molto buona; per fare un vino eccezionale come il Broy bisogna andare oltre le regole. Dopo tante prove e tanti errori, Vi illustriamo qui di seguito il metodo di produzione di questo splendido vino, dal momento della raccolta al suo imbottigliamento. L’uva viene raccolta in piccoli vassoi di plastica che contengono mediamente dai 15 ai 18 grappoli; tali grappoli non devono essere sovrapposti al fine di evitare lo schiacciamento degli acini. Ogni cassetta viene cernita e dai grappoli viene eliminato qualsiasi granello crudo o guasto. Queste uve vengono quindi poste in una stanza chiusa e servita da un impianto che condiziona sia la temperatura che l’umidita’.
La temperatura viene portata a 8 – 10° C : questo per mantenere intonsi gli aromi dell’uva e per ridurre il piu’ possibile l’umidita’. In questo modo, mantenendo in questa stanza l’uva per un periodo massimo di un mese, si concentrano un po’ tutte le qualita’ organolettiche positive del prodotto. Tale operazione viene eseguita solo su uve di Tocai Friulano e Chardonnay, mentre il Sauvignon, precedentemente pigiato, viene nel frattempo mantenuto a bassa temperatura per evitarne la fermentazione. Una volte pronte, le uve di Chardonnay e Tocai Friulano vengono pigiate; a questo punto i tre mosti vengono uniti per fermentare insieme, una parte (30%) in piccole botti di rovere e il resto in acciaio. Il vino quindi riposa fino a tarda primavera per essere poi imbottigliato e proseguire il suo affinamento in bottiglia fino a tardo autunno – inizio inverno.
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